Regia di Kike Maíllo vedi scheda film
Dopo una rapina in occasione della quale uno dei suoi due fratelli è morto, Toro (Casas) decide di rifarsi una vita rigando dritto e affrancandosi dal boss per il quale ha operato fino al giorno in cui è finito in galera. Ma il passato ritorna sotto le spoglie del secondo fratello, Lopez (Tosar), che ha sottratto un considerevole malloppo proprio all'ex capo di Toro. Il ragazzo sarà costretto a tornare in pista per salvare togliere il fratello dai guai e ritrovare la nipote, che è stata rapita per vendetta.
Ancora una volta quelli di FilmTv mi ci hanno fregato: sul cartaceo scrivono che "il film ha tutto quello che un action deve avere: facce giuste, donne sensuali e sacrificabili e un paio di inseguimenti adrenalinici". È evidente che hanno visto un altro film perché al museo delle cere mi è capitato di osservare facce molto più espressive di quelle che compaiono in questo lavoro, la donna più sensuale del film è una maestrina che si veste come la mia professoressa di matematica l'anno prima che andasse in pensione e gli inseguimenti adrenalinici li avrebbe girati meglio un tetraplegico con un telefonino Nokia di vent'anni fa. Però gli amici della rivista più snob della piazza (la compro da 27 anni, lasciatemelo dire…) dimenticano di fare riferimento ai dialoghi, che probabilmente sono stati scritti estraendo a sorte le lettere dello Scarabeo.
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