Per Primus è proprietario di un albergo che va avanti da quattro generazioni. Nato e cresciuto nelle montagne norvegesi, vive con moglie e figlia ma è un po' razzista e tirchio. Quando però la stagione turistica non va come dovrebbe, Per decide di entrare nel business della gestione dei centri di accoglienza finanziati dallo Stato. Gestire 50 rifugiati indisciplinati, con una lingua diversa e per la maggior parte musulmani, non sarà per lui facile, almeno fino alla nascita dell'amicizia con Abedi, un perenne ottimista proveniente dal Congo.
Commedia poco coraggiosa e ancor meno graffiante che delude le aspettative a causa del desiderio, omnipresente e indefesso, di non offendere mai nessuno.
Il contemporaneo e apparentemente irrisolvibile problema dell'incessante flusso di rifugiati in Europa diventa in questo “Welcome to Norway!” occasione per una commedia che se trattata con maggior carattere e coraggio sarebbe potuta risultare in un prodotto scoppiettante. Sfortunatamente, la triste realtà è invece che il desiderio di non offendere nessuno, cosa sempre… leggi tutto
Il contemporaneo e apparentemente irrisolvibile problema dell'incessante flusso di rifugiati in Europa diventa in questo “Welcome to Norway!” occasione per una commedia che se trattata con maggior carattere e coraggio sarebbe potuta risultare in un prodotto scoppiettante. Sfortunatamente, la triste realtà è invece che il desiderio di non offendere nessuno, cosa sempre…
La via della solidarietà non proprio come scelta intima e personale, ma come strumento per dirottare una barca diretta verso le rapide di un disastro finanziario, verso rive e sponde più tranquille.
Primus gestisce un vecchio albergo di cui è proprietaria la sua famiglia da diverse generazioni.
Ma gli affari vanno male, le stagioni turistiche non decollano e la sua…
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Commenti (1) vedi tutti
Commedia poco coraggiosa e ancor meno graffiante che delude le aspettative a causa del desiderio, omnipresente e indefesso, di non offendere mai nessuno.
leggi la recensione completa di marcopolo30