Espandi menu
cerca
These Daughters of Mine

Regia di Kinga Debska vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6418
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su These Daughters of Mine

di alan smithee
6 stelle

locandina

These Daughters of Mine (2015): locandina

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2015 – SEZIONE UFFICIALE

THESE DAUGHTERS OF MINE è un film polacco dai forti connotati autobiografici o comunque personali, della regista Kinga Debska. La drammaatica storia dei gravi problemi di salute che coinvolgono, nel giro di poco tempo, le vite e l'esstenza di due sorelle quarantenni, una attrice televisiva di successo in difficoltà a relazionarsi con gli uomini, l'altra, la più giovane, maestra elementare afflitta da senso di inadeguatezza e da manie di persecuzione a causa del successo della sorella. Una anziana madre malata di cancro che, alla vigilia delle ultime cure della malattia, apparentemente debellata, viene colta da un aneurisma proprio in ospedale, e poco dopo il tumore al cervello diagnosticato al bizzarro e stizzoso padre, ex architetto dal carattere fiero e mai domo, sono le gocce che fanno traboccare il vaso che assicurava u equilibrio apparente nella vta delle due donne.

 

scena

These Daughters of Mine (2015): scena

 

La Debska racconta il calvario della malattia con il tono drammatico pertinente, ma anche con picchi ironici e sarcastici che caratterizzano un rapporto di amore-odio-rivalità-complicità tra due solrelle così diverse, eppure così bizzarramente unite: Un film cupo sulla morte, che tuttavia appare vitale e schietto come nelle situazioni in cui, messo al muro dinanzi a scelte cruciali, ti trovi ad affrontare situazioni apparentemente insormontabili con la forza spontanea dell'ironia che sopraggiunge a salvare il salvabile.

 

scena

These Daughters of Mine (2015): scena

 

Per questo “Queste mie figlie” ha dentro di sé la vitalità positiva e quel pizzico di follia che lo rende tutt'altro che un monocorde inno al lutto, ma al contrario un incitamento bizzarro ma schietto alla vita, alla voglia di combattere e di andare avanti, da donne fiere, incuranti dell'arroganza del genere maschile.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati