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All Hallows' Eve

Regia di Damien Leone vedi scheda film

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La recensione su All Hallows' Eve

di alan smithee
7 stelle

Dura vita quello delle babysitters: soprattutto quando si approssima una festività fracassona e commerciale come Halloween, il cui nome deriva, come ci insegna il film, proprio dalla frase All hallows' eve, che tradotto significa appunto "la vigilia di tutti i santi".

Sarah passa la notte "delle streghe" accudendo due fratellini tra i 10 ed i 12 anni, appena tornati dalla tradizionale razzia di dolcetti con la sporta piena. Cosa strana o almeno curiosa, è che il ragazzino trova, immerso tra i dolci e le caramelle, una vecchia cassetta vhs che subito si appresta a visionare. La babysitter lo blocca impedendoglielo, adducendo come presupposto tutte le motivazioni che ad un adulto verrebbe normale opporre. Arriveranno al patto che sarà proprio la loro guardiana a visionare almeno l'inizio della cassetta, e solo quando accortasi di essere di fronte ad un piccolo e sadico horror a basso costo, acconsente a che i due bambini ne prendano visione.

L'opportunità finisce per consentire a noi spettatori di introdurci in altre tre inquietanti e sadiche storie, tanti sono gli episodi da cui è composto il filmetto.

Comune denominatore delle vicende (Una ragazza rapita nella sala d'aspetto di una stazione semi deserta e ritrovatasi prigioniera di un sadico travestito da clown - La moglie di un pittore in crisi creativa che, appena trasferitasi in una casa isolata, si vede catapultare in casa addirittura una invasione aliena - Una costumista in cerca di benzina assiste all'uccisione del benzinaio da parte del clown di cui sopra, e per lei inizia una rocambolesca e terrificante quanto inutile fuga per la salvezza) è il personaggio - davvero inquietante - di Art The Clown: una maschera muta anche quando sogghigna con i suoi denti aguzzi e marci e grondanti di sangue, con un sacchetto di naylon pieno di oggetti gettati alla rinfusa. Un essere misterioso che sbuca dal nulla, dai lineamenti inquietanti ed un fare dimesso che tuttavia nasconde una vendicatività di fondo che quasi sempre trova il modo opportuno e definitivo per trovare giustizia, ai danni di colui che lo ha vilipeso o allontanato.

Oltre al personaggio, azzeccatissimo già in questo film - in cui è implicato anche solo di sottofondo in tutte le tre (più una) vicende, e meritevole di rendere il successivo e recente Terrifier come uno degli horror più inquietanti e riusciti degli ultimi anni, in All Hallows' eve funziona pure il personaggio principale della baby sitter, e tutti gli altri che le fanno da corollario, anche nelle storie legate al misterioso film a episodi contenuto nel vhs.

Damien Leone, qui al suo esordio come cineasta, ci delizia con una grande presa sia narrativa che registica, facendo in modo che la vicenda risulti sempre incalzante ed adrenalinica, e che i momenti di suspence e di paura abbondino, come nella migliore delle tradizioni legate alla grossolana e balorda festa americana, ancora più impropriamente e scelleratamente importata senza vero costrutto, se non una mera ragione puramente commerciale, addentro alla cultura europea, del tutto estranea alle radici più antiche di quella macabra celebrazione legata al culto dei morti.

Un esordio notevole da parte di Leone che, dopo la parentesi fiacca e a mio avviso assai poco convincente dedicata ad un confronto epocale tra mostri celeberrimi (Frankenstein Vs. The Mummy), tornerà a portare alla ribalta l'inquietante Art The Clown, un individuo al cui confronto il già sinistro collega di It, pare semplicemente un ragazzino monello.

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