Regia di Ryan Coogler vedi scheda film
Puo' risultare facile cavalcare l'onda del successo epico di Rocky ,ormai entrato nel mito di tutti noi.Non era facile pero' evitare auto compiacimenti o banalizzazioni.E sopratutto non era facile coinvolgere gli spettatori con un evento ormai lontano nel tempo e in parte tramontato.
Invece il pregio del film sta nella sua spontaneita, e naturalezza,non ha esagerazioni, ne' pietismi , tutto procede con un ritmo buono ,con la giusta tensione e con grande impatto emotivo.
Il figlio illeggitimo di Apollo Creed cresciuto in un riformatorio , viene preso in casa dalla vedova del campione che lo educa e lo fa diventare uomo. Ma in lui c'e' il germe della boxe e il ragazzo va a cercare il vecchio rivale del padre ,il grande Rocky Balboa , per avere consigli sulla dottrina della boxe e per pregarlo di insegnargli i segreti di questa arte.Rocky prima e' recalcitrante,poi si fa convincere e i due scopriranno di avere molte affinita' e complicita'.Ma un giorno arrivera' una brutta notizia.....
Ce la faranno a combattere ognuno a modo loro per sopravvivere???Il vecchio campione aiutera' il giovane a superare le proprie paure e a farlo confronttare con se stesso.Fino a sfiorare il sogno di diventare campione.....
Il film e' animato da una grande carica e Stallone riesce a dare al suo personaggio quell'umanita' e quella sensibilita' che non si puo' fare a meno di amarlo.
Non vince chi viene incoronato,ma chi resta in piedi....questa e' la verita'.
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