Espandi menu
cerca
Valanga

Regia di Corey Allen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3021
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Valanga

di marcopolo30
2 stelle

Anonimo tassello del periodo d'oro del cinema catastrofico. Dirige con pessimi risultati Corey Allen con un cast formato da nomi celebri ma che ben poco apportano a un film comunque ben modesto. Risibile la realizzazione della valanga del titolo. VOTO: 2

Il genere catastrofico visse il suo momento magico negli anni '70, si pensi ad esempio a titoli iconici quali “L'inferno di cristallo” o “Airport” (e relativi sequels). La ricetta era quasi sempre la medesima: un immane, incombente disastro sul cui sfondo si intrecciano una o più storie d'amore; un cast di nomi ben noti; un tocco di humour affidato in genere a un solo personaggio macchiettistico. E fin qui, “Valanga”, diretto dal poco noto Corey Allen segue alla lettera tali dettami. Abbiamo il disastro naturale sotto forma di valanga, appunto, causata dal disboscamento di una montagna, la storia d'amore, di forma triangolare per l'occasione, con ex marito e moglie, più nuovo moroso di lei, i momenti ilari -per così dire- grazie all'anziana madre beona, il cast all-stars formato da Rock Hudson, Mia Farrow, Robert Forster e Jeanette Nolan. Sfortunatamente, nel cinema invertendo l'ordine degli addendi il risultato si che cambia, e tale cast assolutamente privo di amalgama fa più danni che utile. Hudson e la Farrow ad esempio si portano vent'anni, un po' troppi per essere marito e moglie. Ma casting a parte, nel sub-genere catastrofico la realizzazione tecnica del disastro oggetto del contendere conta eccome. Qui siamo nel 1978, cioè non esattamente agli albori del cinema, eppure la resa visiva della valanga del titolo è di quanto più ridicolo si possa immaginare, con il tutto realizzato da una macchina spara fumo per le riprese in campo lungo e blocchi di polistirolo che rotolano per quelle più ravvicinate. E non meno ridicolo è l'effetto -delicatissimo- che tale abnorme massa di neve e ghiaccio causa sugli sciatori. Davvero, una realizzazione passabile, a voler essere proprio magnanimi, in un film realizzato negli anni '50. Produce il mitico Roger Corman.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati