Regia di Fouad Mikati vedi scheda film
Pazzesco questo film! Rosamund Pike, eterea, candida nell'aspetto, torbida nel pensiero ed inquietante nell'intimo, al di là di quel che ne dicano gli altri, è qualcosa di superlativo! Bissa, se non addirittura supera, la prestazione attoriale di "gone girl". Un film ingannevole, ti fa sperare, credere in una sorta di redenzione, e invece, con quel
colpo di coda finale, preciso come un bisturi, dalla lama sottile e letale, proprio come la personalità di Miranda, ci nega, ci asporta quella speranza che iniziavamo a nutrire per vittima e carnefice, che sembravano lì lì per unirsi in un'impossibile coppia assurdamente inedita.
Almeno, io ci speravo...
Soprattutto il carnefice/vittima ormai cominciava a crederci. Proprio come me. Due personalità labili e provate per motivi diversi, loro malgrado.
Invece Miranda, pragmatico e risoluto medico, mira solo ad asportare il suo - non più dolore, forse non lo è mai stato, piuttosto dolorosa rabbia!
E lo fa con la precisione, meticolosa e attenta, di una lama di bisturi... pazientemente guidata dalle sue sapienti e subdole mani - e dalla sua mente sempre lucida, fredda e distaccata, senza darne mai l'impressione - perseguendo così la sua vendetta, così lenitiva, anzi, sanatrice, per lei e la sua già fragile psiche... rovinata ormai per sempre.
Perfetti i due interlocutori, ben delineati e scavati i loro personaggi.
Esplicativo il ruolo di un sempre valido Nick Nolte, ai fini della comprensione del personaggio della figlia, la contorta e conturbante, esemplare Rosamunde Pike.
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