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La legge del mercato

Regia di Stéphane Brizé vedi scheda film

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La recensione su La legge del mercato

di Furetto60
7 stelle

Tristemente attuale

 Una volta questi film venivano accreditati nella corrente del neorealismo,oggi potremmo definirlo iperrelistico,quasi documentaristico.Regia asciutta ed essenziale,dialoghi al minimo,fotografia di una realtà miserrima,sul piano umano e sociale.

La storia del disoccupato, che accetta, per bisogno, l'infame e squallido  lavoro di "responsabile della sicurezza in un supermercato"una sorta di spia delle frodi e dei furti perpetrati da colleghi e clienti,perlopiù non  abitudinari taccheggiatori di mestiere,ma solo disperati o sciagurati, in evidenti difficoltà economiche,è emblematica di un mondo ormai inaridito e insensibile, che affina soltanto la logica del profitto di pochi, a scapito dei tanti che fanno parte del numeroso esercito delle categorie più deboli, che si dibattono per non perdere, non i privilegi,ma solo il frutto di anni di lavoro, come la propria  casa o un camper o un auto.  Amara parabola di una realtà,che ormai ha abdicato al senso di umanità  e compassione,per perseguire e conseguire meri interessi di lucro, spazzando via in nome di un'etica del calcolo aberrante, qualsiasi istanza di solidarietà e comprensione.Vincent London unico attore professionista è perfetto,non enfatizza il suo ruolo,non esce dal seminato di una recitazione sobria e compassata, la scelta di accompagnarlo ad attori non professionisti si rivela felice,perchè conferisce all'opera un senso di spontaneità e naturalezza

Il film è dolorosamente attuale

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