Regia di Mario Landi vedi scheda film
Stimolante come un lassativo, questa ciofeca dalla sceneggiatura che va oltre il demenziale è un vero e proprio inno al dilettantismo allo sbaraglio. Una pellicola talmente penosa da ispirare quasi un moto di compassione che per non fare scontenti nessuno, nelle intenzioni almeno, inserisce scene erotiche alquanto spinte e momenti gore per coloro che gradiscono lo slasher puro, ma facendo rimpiangere amaramente il fatto che non ci sia D'Amato dietro la macchina da presa, invece di Mario Landi. Curioso poi il vezzo di mangiare le uova del commissario, sorta di vezzo parodiato del Kojak televisivo. Sarebbe curioso sapere lo stato di salute dell'attore (per modo di dire) dopo le riprese e quante uova ha trangugiato in totale.
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