Regia di Gil Kenan vedi scheda film
In tempi di remake ho pensato ingenuamente che la nomea di trilogia "maledetta" legata a Poltergeist avesse bloccato la volontà di produrre un remake di questo film.
Tuttavia più forte di un'eventuale superstizione è la voglia di fare soldi e quindi anche uno dei pochi titoli che si era salvato dal virus remake è stato contagiato e nemmeno Poltergeist si è salvato.
Le direttrici principali sono rimaste le medesime, qualche aggiornamento sullo status familiare, colpito dalla crisi economica e costretto ad acquistare a buon prezzo una casa nei sobborghi.
Si nota subito la differenza di durata delle due pellicole.
Mentre il Poltergeist originale (buon film senza dubbio, ma non certo tra i miei preferiti) si prendeva tutto il tempo immergendoti gradualmente nell'incubo dei Freelings, qui purtroppo si iniziano immediatamente o quasi le danze.
Non una scelta saggia, a mio parere, visto che l'armamentario horror si riduce ai soliti e prevedibilissimi salti sulla sedia senza che ci sia un minimo di sviluppo della tensione che rimane impalpabile.
L'unica differenza evidente è di far vedere l'Oltre l'armadio in cui è stata inghiottita la bambina. Devo dire che visivamente non è male, però la vecchia e cara regola di non far vedere troppo, anzi a volte per nulla, qui ci prende in pieno.
Fra i momenti migliori dell'originale era l'attesa spasmodica della famiglia mentre sentiva la voce di Carol Ann che proveniva dall'altra parte, momenti in cui la tensione era palpabile e costruita in maniera eccellente.
In questo caso il far vedere troppo scema ulteriormente la già scarsa tensione del film e gli effetti sono deleteri. Gli attori francamente fanno il loro, nulla di particolare, ma se c'è da attribuire delle colpe specifiche, ne sono fuori. Casomai i difetti maggiori sono in una sceneggiatura che non ha nulla di originale e che si é limitata ad un copia/incolla aggiornato del vecchio film.
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