Regia di Kieran Darcy-Smith vedi scheda film
Violenza pura, atrocità varie, cattivi psicopatici e buoni che sono cattivi pure loro, tanta noia impastata a piombo, polvere e sangue: scappate da questo film sinchè siete in tempo!
Più che un vero western un viaggio allucinante alla "Apocalypse now" in ambientazione western, che a un certo punto decide di diventare "La pericolosa partita". Lentissimo, noioso, pretenzioso, poco credibile, non offre nulla di interessante o divertente, sciorina invece il solito campionario di violenza esasperata, psicopatici sanguinari e svolte della trama illogiche di cui sono fatti tutti i film degli ultimi anni ambientati nel Far West. Viene il dubbio che in realtà i set dei film western, per cui non c'è più grande richiesta da decenni, oramai siano stati subdolamente invasi da una variante in costume dell'horror-splatter. Ormai lo spettatore, per alcuni di questi film, comincia a rabbrividire nel momento in cui legge certi nomi nei titoli di testa, intuendo la boiata che lo aspetta; altre volte lo spettacolo desolante arriva in maniera più inattesa. Woody Harrelson, che a inizio carriera faceva la parte del classico americano un poco sbruffone, magari un poco ottuso, ma tutto sommato simpatico, si è da anni specializzato in ruoli da cattivo sgradevolissimi, tra i quali questo risulta uno dei più odiosi. Liam Hemsworth dà vita a un "buono" che, unico aspetto un minimo interessante della trama del film, si rivela ben più oscuro di quanto non sembri all'inizio; il modo sadico in cui punisce i "cacciatori" nel saloon e i suoi nemici in generale lo pone all'incirca sullo stesso piano di disumanità e follia del "Predicatore". Alice Braga interpreta un personaggio pieno di malinconie trasmettendo una tristezza infinita (si sarà forse resa conto della qualità del film che stava girando). La vera vittima de "Il duello" è lo spettatore. Voto 3.
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