Regia di John Ford vedi scheda film
Il regista che si presentò come quello che "faceva western",in un paio d'occasioni volle realizzare commedie alla sua maniera,in cui non si disdegnava un pò di alcool bello riscaldante in corpo,e qualche cazzottone ben assestato,per poi ritornare a farsi una bevuta tra ex-contendenti:se il gioco in "Un uomo tranquillo",gli era riuscito appieno,qui non sempre.Ritornano appunto gli elementi di cui sopra,una tempesta d'acqua e vento che pulsa appena fuori dalle quattro mura in cui la gentil donzella di turno si crede al sicuro dai rischi del cuore e della vita,la comunità bislacca che tuttavia sa restare unita tramite vincoli di affetto e appartenenza al territorio:John Wayne è,una volta ancora,un omaccione dal destro stordente ma bonario,Elizabeth Allen,nel ruolo della zitella piacente ma fredda e da scuotere è affascinante quanto basta,Lee Marvin,cui purtroppo il film riserva non abbastanza spazio,è il personaggio comico della storia,un mezzo matto beone e spaccatutto.Ford mette molto della sua anima irlandese nella vicenda,seppur ambientata in Polinesia,e anche la maniera di sdrammatizzare ogni cosa,dal credo religioso,ai rapporti umani,al Destino.Non sempre il copione lo aiuta,ma la cerimonia nella chiesa in cui piove a scroscio è un pezzo di cinema da memorizzare,tra spunti brillanti ed un tocco di umanesimo profondo e che invita all'attenzione.
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