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I tre che sconvolsero il West (Vado, vedo e sparo)

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

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La recensione su I tre che sconvolsero il West (Vado, vedo e sparo)

di daniele64
5 stelle

Troppo pasticciato ....

Tre avventurieri si contendono un bel bottino di 400000 dollari .... Enzo G. Castellari , uno dei tanti elementi che la famiglia Girolami ha donato al Cinema italiano , ad inizio carriera ha diretto una lunga serie di Spaghetti Western . Il più noto è stato " Vado , l' ammazzo e torno " , il cui successo gli ha aperto le porte a produzioni più ricche , come questa . Più ricca sì , ma meno riuscita . Questo , a mio parere , perchè il film oscilla troppo vistosamente tra il registro comico e quello serio . Infatti , se una buona dose di ironia era già presente in parecchie pellicole antecedenti , qui il lato comico sembra a tratti prevalere nettamente ( forse per la presenza di Vittorio Metz in sceneggiatura ) anticipando di poco i film di Trinità . Purtroppo la miscela tra i due registri risulta poco azzeccata , sbilanciata , passando da realistiche sparatorie con decine di morti a ridicole scenette picaresche da farsa di terzo livello . Forse Castellari , più portato ai film d' azione , non era il regista più adatto per questo tipo di pellicola , e infatti le sequenze migliori sono quelle " serie " . Peccato perchè , come ho già detto , aveva a disposizione un discreto budget , come si evince dalle belle locations iberiche e dal cast principale .

 

Llego, veo, disparo (1968)

 

Antonio Sabato ha un ruolo in cui cerca di imitare Giuliano Gemma , tutto sorrisoni , piroette e furbate . John Saxon sfoggia un paio di baffetti da sparviero nel ruolo dell' azzimato gambler , ma la commedia slapstick non era il suo ambiente . Il migliore è il bravo Frank Wolff , che interpreta una specie di simpatico Arsenio Lupin del West , meno gentiluomo e meno fortunato . Piccoli ruoli per Leo Anchoriz , per Agata Fiori e per lo sfortunato campione di wrestling Hercules Cortes . Colonna sonora un po' troppo allegra di Carlo Rustichelli . Insomma , la cosa migliore resta il titolo , il resto non vale più di un 5 già parecchio largo .

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