Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Film per la TV che ha il merito di affrontare un tema poco noto all'interno dell'abusatissima (da Hollywood) guerra civile americana. Peccato per il minutaggio da kolossal che finisce con l'annacquare un prodotto altrimenti più che discreto.
John Frankenheimer, regista negli anni '60 di capolavori come “Il treno”, “Va' e uccidi” o “”I temerari” dirige sul finire degli anni '90 questo drammone bellico per la televisione via cavo Turner Network TV. È il resoconto di un aspetto poco noto della guerra di secessione: la vita nei campi di concentramento confederati. Gli eventi (fittizi) narrati in particolare si riferiscono al campo di Andersonville, enorme e tragicamente sovraffollato, e ai mille piccoli e grandi stenti dei suoi residenti. Regista a parte non compaiono grossi nomi nel cast, e il risultato finale è nel suo complesso discreto, e se ragioni televisive non avessero imposto un minutaggio da kolossal ne sarebbe potuto venir fuori davvero qualcosa di buono. Molto originale la figura del capitano sudista.
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