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Fidelio (L'odyssée d'Alice)

Regia di Lucie Borleteau vedi scheda film

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La recensione su Fidelio (L'odyssée d'Alice)

di fratellicapone
5 stelle

...gli sperdimenti sentimentali/erotici di una bella ufficiale di macchina su una nave francese...

Una volta erano gli uomini ad andare per mare e lasciavano le donne a terra a badare alla famiglia e a fare tutto. Il mondo è cambiato ed ora le donne fanno qualunque lavoro e, nello specifico, l’ufficiale di macchina su una grande nave da carico francese dal nome romantico: Fidelio. La bella Ariane Labed è Alice che va a sostituire l’ufficiale di macchina che era imbarcato e che è morto a bordo in circostanze che non sono mai state chiarite e che sarà sepolto in mare in navigazione. Il comandante del Fidelio aveva avuto una storia con Alice nel primo imbarco della ragazza e tra di loro, a bordo, si ristabilisce la passione interrotta. A terra Alice ha lasciato un ragazzo molto innamorato di lei e che fa il disegnatore di fumetti, sembrava una storia che prendeva entrambi molto bene ma, a bordo, Alice entra in un mondo a parte, in una specie di vita parallela, e si concede con disinvoltura al suo vecchio amore e poi coinvolge il suo allievo di macchina al primo imbarco. Alice pensa al suo ragazzo a terra e sembra esserne molto innamorata ma, nondimeno, non si nega a queste esperienze a bordo. Questa della nave come mondo separato è ben chiaro ad Alice che dice al comandante che le cose di bordo rimangono a bordo e finiscono con lo sbarco. Il film è pieno della presenza fisica e dalla bravura di Alice ed è stupefacente come una bella ragazza con una eleganza innata riesca ad essere sexy ed attraente anche con una tuta da meccanico che indossa con la classe di un vestito da sera. Mi è piaciuto anche la nave come comunità viaggiante, i rapporti tra i membri dell’equipaggio, i momenti di relax e di festa che penso rendano la nave una comunità con vincoli molto stretti come a terra raramente succede. Mi è piaciuto il lavoro intorno al mastodontico motore nel ventre della nave per i problemi che dava, sembrava anche il motore uno dei personaggi del film ed è singolare la scena dei due motoristi orientali che prima di partire fanno un rituale in onore del motore. Il film, pur vedendolo volentieri, non sembra andare da nessuna parte un po’ come il Fidelio che alla fine verrà destinato allo smantellamento.

 

 

PS: film visto in francese con sottotitoli nella bellissima rassegna ora in corso organizzata dall'Institut Francais di Palermo presso la sala De Seta.

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