Regia di Rufus Norris vedi scheda film
33° TFF - FESTA MOBILE
Gli abitanti di un quartiere periferico di Londra, dopo aver cercato di debellare il problema degli incidenti stradali che affliggeva l'intera popolazione, si ritrova da un giorno all'altro a dover lottare per salvare la propria reputazione e il buon nome di tutta la zona, infangata da un terribile fatto di cronaca che riguarda l'arresto di un individuo proprio lungo la strada. Le accuse sono gravissime: omicidio intenzionale ai danni di alcune donne. Un maniaco insomma. Sconvolti, gli abitanti cercano di saperne di più ed intervengono attivamente per cercare di andare avanti e organizzare comunque una festa floreale con cui da tempo si cerca di rinsaldare gli abitanti e rendere più civile e presentabile l'abitato circostante.
Nulla di male nella storia, se il regista, forse in cerca di primati, non avesse voluto girare un ibrido che tenta di coniugare il docu-fiction con il musical: e fin qui nulla di male. Il vero problema che in London Road i personaggi, che non sanno cantare, raccontano la storia parlando e canticchiando secondo una miscellanea davvero fastidiosa ed antipatica che non fa nulla per cercare di attirare l'attenzione del pubblico.
La presenza di lusso dell'ottimo Tom Hardy non fa che accrescere l'imbarazzo per un film che indaga senza farci mai vedere l'accusato, ma basandosi solo sui fatti di strada che trapelano dal vociare, anzi dal canticchiare della gente.
L'organizzazione della festa floreale finale costituisce la mazzata definitiva di un film imbarazzante, che francamente non si riesce mai a spiegare dove voglia andare a parare, cosa voglia comunicare, che giovamento possa fornire ad un pubblico che rimane stordito dalle incapacità canterine degli interpreti, presi evidentemente a caso, e dalla conduzione di un'indagine nebulosa che non concede nessuna informazione utile e non fa nulla per attrarre l'attenzione.
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