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Spettacolo di varietà

Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film

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La recensione su Spettacolo di varietà

di FABIO1971
10 stelle

The world is a stage,
the stage is a world of entertainment.
That's entertainment!
That's entertainment!
[dal testo di That's Entertainment!, parole di Howard Dietz e musica di Arthur Schwartz]

Una coppia di sceneggiatori, Lester Marton (Oscar Levant) e sua moglie Lily (Nanette Fabray), propone a Tony Hunter (Fred Astaire), divo della rivista ormai sul viale del tramonto, un copione per un nuovo musical che lo rilancerebbe sui palcoscenici di Broadway. Ne discutono durante una meravigliosa sequenza in cui passeggiano tra le mille luci della Quarantaduesima strada:
"Il teatro è cambiato, sai? Come tante altre cose".
"Sì, tante altre cose... basta guardare la Quarantaduesima strada oggi: io non credo più ai miei occhi, non riesco più a raccapezzarmi. Era la strada dei più famosi teatri di New York: il New Amsterdam, lì ebbi il mio più grande successo, un anno e mezzo di repliche. Noel Coward e Gertie erano qui al Selwyn con 'Private Lives', un pubblico di letterati e milionari, spettacoli di classe. Presi parte alla mia prima rivista all'Eltinge e quello scommetto che non esiste più..."
.
Jeffrey Cordova (Jack Buchanan), il regista di grido a cui si rivolgono per allestire il musical, decide, però, di trasformarlo in una versione moderna del Faust:
"Il teatro che cos'è?", spiega al diffidente Tony Hunter, "commedie e null'altro. Non c'è differenza tra il magico ritmo dei celebri piedi di Gene Kelly e... Gene Kelly che cosa fa? Danza su per le scale e io ho interpretato Edipo sulle stesse scale: che differenza c'è? È tutto teatro..." (dialogo modificato, come altri nel film, dal doppiaggio della versione italiana: in originale il riferimento non è a Gene Kelly ma al re del tip tap Bill Robinson). Manca soltanto la star femminile: reclutano la diva del momento, Gabrielle Gerard (Cyd Charisse), anch'essa, però, riluttante ad imbarcarsi nell'impresa perchè non convinta del suo partner maschile, lo "stagionato" Tony:
"Che cosa c'entro io con lui? Lui è un famoso divo dello schermo, si può dire che sia un personaggio storico, ormai: danzare con lui è come danzare con una statua di George Washington...". Ma lo show, naturalmente, si rivelerà un clamoroso flop: sarà Tony, allora, a riprendere in mano le redini dello spettacolo e a condurlo ad uno straordinario trionfo. Scritto da Adolph Green e Betty Comden, freschi reduci dal successo di Cantando sotto la pioggia, sulla base dell'omonima rivista musicale di Howard Dietz e Arthur Schwartz con Fred Astaire e sua sorella Adele (aprì al New Amsterdam a Broadway a giugno del 1931 per 260 repliche), Spettacolo di varietà costituisce ancora oggi uno dei capolavori assoluti della storia del musical, al pari degli altri tre gioielli realizzati da Minnelli durante gli anni Cinquanta (Un americano a Parigi, Brigadoon e Gigi), testimonianza tra le più sontuose e sfrenate di ogni sguardo cinematografico "dietro le quinte", venato di atmosfere nostalgiche ed elegiache che via via si colorano di quella spumeggiante vitalità che la grazia del cinema di Minnelli lascia esplodere sullo schermo con leggerezza e guizzi inebrianti. Sequenze memorabili (come quella, irresistibile, in cui tutti i partecipanti dello spettacolo si incontrano insieme per la prima volta mentre il regista descrive il soggetto del musical ai finanziatori o, ancora, uno tra i più romantici momenti del cinema di Minnelli, con Cyd Charisse e Fred Astaire in carrozza, la loro passeggiata notturna e il ballo a Central Park sulle note sognanti di Dancing in the Dark, poi di nuovo in carrozza), Central Park e Broadway ricostruiti in studio, ovvero la sublimazione della finzione del set nella reiterazione dei "set nel set", esaltati dalle straordinarie scenografie curate da E. Preston Ames e Cedric Gibbons e dalla magnifica fotografia di Harry Jackson, gli scintillanti numeri musicali, allestiti dal geniale coreografo hollywoodiano Michael Kidd sullo sfondo delle scene approntate da Oliver Smith, dall'immortale That's Entertainment! alla celebre Triplets, cantata da Astaire, Nanette Fabray e Jack Buchanan che danzano in ginocchio nei panni di tre neonati, passando per la favolosa Girl Hunt, il cast travolgente, dalla coppia di protagonisti Fred Astaire e Cyd Charisse ai due coniugi Marton (Nanette Fabray e Oscar Levant) e ad uno spassoso Jach Buchanan, più uno spiritoso cameo di Ava Gardner nei panni di se stessa. Capolavoro.

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