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Soldato sotto la pioggia

Regia di Ralph Nelson vedi scheda film

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La recensione su Soldato sotto la pioggia

di maso
7 stelle

 

La sincera amicizia e la stima reciproca fra il sergente maggiore Slaughter e il sergente Clay sviluppata in una caldissima caserma militare del Texas è il tema centrale di questa simpatica ma un po' anonima commedia agrodolce firmata da Ralph Nelson e sceneggiata da Blake Edwards.

Il film è una splendida occasione per vedere il grande Steve McQueen in un ruolo scanzonato con il quale mise in mostra le sue doti sottoutilizzate di commediante: a parte questo film soltanto in "Per favore non toccate le palline" e in piccola parte in "Strano incontro" lo si può osservare impegnato a divertire lo spettatore immerso in situazioni prettamente comiche, ma il personaggio del vulcanico sergente Eustis Clay è indubbiamente il più leggero e pasticcione della sua intensa carriera caratterizzata principalmente da personaggi duri alle prese con rapine ed evasioni, inseguimenti e rischi a volontà.

La storia è composta da piccole situazioni da caserma nelle quali Clay cerca di racimolare qualche soldo sotto l'occhio vigile del suo mentore un po' disilluso dagli anni e dai chili, il sergente maggiore Slaughter incarnato con robusto mestiere da un grande (in tutti i sensi) Jackie Gleason sempre pronto a correre in soccorso del figliol prodigo che si è messo nei pasticci a causa di una gran voglia di far soldi e di vincere, il film merita una visione per osservare la perfetta alchimia e l'affiatamento fra due grandi attori del vecchio cinema americano più che per la storia che si sviluppa schematicamente e un po' a singhiozzo.

Il film guadagna punti con l'ingresso in scena di una bellissima Tuesday Weld nel ruolo della isterica Lolita che si intenerisce a contatto con il serafico maggiore Slaughter, la sua prova va valutata confrontandola con quella in un altro film con McQueen intitolato "Cincinnati Kid" dove interpretava con altrettanta naturalezza una ragazza dolce e fragile senza punti in comune con la provinciale Bobby Jo Pepperdine di "Soldato sotto la pioggia", ma un confronto ulteriore può essere fatto con il personaggio da lei incarnato molti anni dopo in "C'era una volta in America" nel quale esprime cinismo e una bellezza ovviamente più adulta che ha davvero poco in comune con questi ruoli giovanili a dimostrazione di grandissime qualità di interprete non troppo valorizzate nella lunga carriera.

La coda vira verso il melodrammatico e McQueen viene anche sfruttato al meglio in una scena di lotta ben costruita e girata da Nelson in un quadro di regia tutto sommato non troppo difficile che richiedeva solo una grande prova dei due protagonisti puntuali nel soddisfarlo.

McQueen alla fine ha anche il modo di sfoderare le sue superbe espressioni di attore drammatico senza calzare la mano e sfumare la storia sul malinconico con quel soldato nella pioggia solo con il suo destino lontano dagli scherzi di caserma e alle prese con una uniforme comunque da onorare.

 

 

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