Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Naturalmente Tognazzi preme il pedale del grottesco, però pensiamoci un attimo. Non importa neppure andare troppo lontano. Poco più di un anno fa il mondo venne a conoscenza dell’esistenza di una ragazzina campana che aveva appena compiuto diciott’anni, con tanto di festa alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Partite una serie di illazioni, ecco bell’e pronto un fidanzato da esporre ai media per tacitare qualsiasi maligna ricostruzione dei fatti. Il giovanotto rispose «sissignore» e ripeté la sua bella storiella d’amore con la ragazzina. Salvo poi confessare di essere stato reclutato per recitare una parte e salvo poi scoprire che un fidanzato vero c’era stato, ma che la storia d’amore s’era, guarda caso, interrotta, quando all’orizzonte era apparso il potente uomo politico, conosciuto in codice come “papi”. Anche su questo, un giorno faranno un film, ne sono sicuro. Per ora si può vedere come vadano le cose in questi casi, quando il potente di turno abbia bisogno, per i suoi affari loschi di qualsiasi tipo, di uno o più uomini di paglia.
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