Regia di Pupi Avati vedi scheda film
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Continua la rovinosa e irrefrenabile caduta di Pupi Avati, che non fa eccezione alla regola che quando si parla di scrittori o registi in crisi la crisi è di chi scrive e dirige il film.
leggi la recensione completa di barabbovichRidateci il vecchio Pupi Avati perchè questo è semplicemente imbarazzante, così come lo script e gli interpreti (tra Riccardo Scamarcio, Sharon Stone, Cristiana Capotondi e Valeria Marini non sò dire chi sia peggio, sembra facciano a gara per la peggiore interpretazione).
commento di b_chiccoMi sembrano ingiustificati i bassi voti sia di critica che di pubblico. Forse disturbano uno Scamarcio ed una Stone in due ruoli diciamo "impegnativi" (per non dire "impegnati"). Il film non è male: storia di persone, di sentimenti e di conflitti (e ripensamenti), come in altri film di Avati. A me è piaciuto.
commento di paoscaOttimo film diretto dal maestro Pupi Avati.
commento di AnselmoNon tra i migliori di Avati
leggi la recensione completa di Furetto60sono sconcertato dalle critiche negative. D'accordo che spesso Avati abbia clamorosamente fallito, ma stavolta ha girato un film intenso, pieno di poesia e malinconia. Forse ha ecceduto nell'inserire la malattia psichiatrica del protagonista, ma la rappresentazione di sentimenti, angosce e rimpianti è commovente.
commento di gherrit