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Dracula Untold

Regia di Gary Shore vedi scheda film

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Enrique

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La recensione su Dracula Untold

di Enrique
6 stelle

Con una battuta direi: da non “demonizzare”…

(il film, intendo).

Dracula “Untold” perché l’intento era quello di rileggere un mostro della letteratura gotica in chiave pseudostorica (almeno nelle premesse) ma senza lesinare più di una strizzatina d’occhio ai gusti di tendenza del momento.

(Almeno per noi europei) “untonld” una cippa, dunque.

Rimane “Dracula”: da “figlio del drago” a “figlio del diavolo”. Ovvero il “Male”… per sconfiggere un altro “Male” (i Turchi descritti come il Male assoluto, più di ogni altra cosa - non difficile da crede quando ad impersonarli sono odiosi “metrosexual-hipster” - per poter fornire uno straccio di giustificazione morale politicamente corretta).

Poi l’estremo sacrificio (catartico?) e… to be continued?

 

Dracula Untold è una rilettura della leggenda gotica che sterilizza l’anima horror del soggetto in piena coerenza con il più recente patrimonio di valori della cultura cinematografica occidentale di massa - oramai impregnata dell’etica epica dei molti dark-fantasy di oggi (al cui centro primeggia il mito del super-anti-eroe; bello e dannato… ma non troppo) – ovvero:

- amore sconfinato per il proprio ristretto nucleo familiare (assai comprensibilmente con una moglie come S.Gadon);

- sentimento di protezione per i propri simili (… fintantoché non viene a rischio il nucleo familiare di cui sopra).

- pietà alternata a violentissimi moti di efferatezza e crudeltà;

- incondizionata vendetta;

- e redenzione finale, a Dio piacendo.

 

Sapori antichi, ma direttrici (relativamente) nuove. Difficilmente universali e pienamente condivisibili.

Comunque va detto che il film non tradisce le aspettative (modeste); lo spettacolo non latita e la visione scorre velocemente, senza intoppi.

E le scenografie en plein air (a base di vallate verdeggianti, cime tempestose e manieri brumosi: maurizio 73) catturano l’occhio e solleticano l’immaginazione.

 

Sufficienza (quasi) di misura, che non lascia molti margini a possibili sequel.

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