Regia di Pier Giulio Schellini vedi scheda film
Fermoimmagine in interni domestici si accavallano a riprese notturne metropolitane.
Dodici minuti scarsi di riprese che si alternano a fermoimmagine; le prime sono in esterni, lungo le strade della Capitale di notte, i secondi sono in interni domestici, con corpi in posa plastica adagiati su divani, sedie, letti. Sperimentazione visiva e anche auditiva, poichè la colonna sonora è interamente composta da rumori elettronici sostanzialmente cacofonici. Una laconica voce esterna commenta quanto compare sul video con poche e semplici parole, spiegando come quello notturno non sia il momento della paura, ma anzi della speranza. Notte, orgogliosa sorella è uno dei numerosi cortometraggi che Franco Brocani, pittore e artista visivo, realizzò fra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, intraprendendo un percorso di ricerca mai del tutto compreso, forse perchè volutamente incomprensibile al pubblico, quantomeno a quello più vasto. Nonostante l'atmosfera funebre e il bianco e nero che incupisce ancora di più le immagini in scena, Notte, orgogliosa sorella è un lavoro improntato alla speranza e alla totale fiducia nell'essere umano. Il regista si firma con lo pseudonimo Pier Giulio Schellini. 5/10.
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