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Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Regia di Felix Herngren vedi scheda film

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La recensione su Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

di barabbovich
9 stelle

È da quando è venuto al mondo che ad Allan Karlsson (Gustafsson), a cominciare da sua madre, tutti hanno sempre urlato in faccia. Sarà per questo che, fin da piccolo, ha coltivato la passione per le cose molto rumorose come le esplosioni, grazie alle quali diventerà un esperto di livello mondiale. Nel giorno del suo centesimo compleanno, Allan scappa dalla casa di riposo dove vive da qualche tempo e si reca alla stazione per andare da qualche parte, non importa neppure dove. Si porta appresso una valigia che un teppistello gli appioppa sgarbatamente e che contiene un mucchio di soldi sporchi. Insieme a un impiegato delle ferrovie conosciuto per caso (Wiklander), a un ragazzo amante della cultura (Wiberg) e a una donna che ha allevato un elefante (Skäringer) fa perdere le tracce, senza neppure volerlo, al bonario ispettore di polizia che lo sta cercando (Carlsson).
Campione d'incassi in Svezia, il film tratto dal best seller di Jonas Jonasson è un racconto picaresco che sta tra Oltre il giardino (le sortite candide, lapidarie e spiazzanti del protagonista) e un Forrest Gump (con il protagonista casualmente e costantemente in contatto con i Grandi della Storia: Stalin, Reagan, Oppenheimer, Franco, Gorbaciov) in salsa nerissima, seguendo una tradizione della commedia nera che da Arsenico e vecchi merletti arriva a Ladykillers. Il registro grottesco del film si nutre di dialoghi sardonici e spesso esilaranti, di situazioni ben oltre l'assurdo e, benché in fondo si tratti di un road movie piuttosto movimentato, di un plot narrativo davvero esplosivo.

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