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Senza scampo

Regia di Roy Rowland vedi scheda film

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La recensione su Senza scampo

di aurtom
2 stelle

Si tratta di un poliziesco in cui i personaggi hanno un insolito spessore psicologico, a cominciare da Robert Taylor, che finalmente trova una parte che giustifichi la sua usuale inespressività ingrugnata: ma già, la sua è una carriera nata e sviluppatasi all'insegna dell'eccezionale bellezza fisica del Nostro (ai tempi di "Margherita Gauthier" si diceva che fosse "troppo bello" per essere credibile come sciupafemmine).Gli è a fianco una giovanissima Janet Leigh estremamente seducente, che esprime adeguatamente la figura di una "cattiva che è diventata buona" attraverso delle esperienze di vita che il film lascia però alquanto fumose. Perfetta invece la caratterizzazione del gangster offerta da George Raft,totalmente a suo agio nel rappresentare un personaggio privo di scrupoli e di umanità, quale in parte pare che fosse anche nella realtà. La più piacevole sorpresa viene da Anne Francis, che gli appassionati di sci-fi certamente ricordano in "Il pianeta proibito" : ci offre un ritratto a tutto tondo di una "pupa di gangster" alcoolizzata che ha la sfortuna di provare anche dell'affetto per l'uomo che la mantiene. Abituati a vederla incarnare personaggi di mielosa pupattola, rimaniamo qui meravigliati dalla sua arte interpretativa nel delineare lo strazio psicologico di una natura femminile fragile e umiliata: nelle scene con Janet Leigh, poi, per quanto brevi, tra le due donne si crea un sotterraneo rapporto di sorellanza, quasi esse si riconoscessero silenziosamente come due facce della stessa sofferenza.Anche i personaggi minori non sono affatto minori,tutti con la faccia giusta al posto giusto. Il film si segnala poi per l'allora insolita crudezza nella rappresentazione degli atti di violenza che vi si compiono, mai però fine a sè stessa ma finalizzata alla comprensione delle spinte psicologiche che generano le azioni dei personaggi: l'inizio è davvero fulminante con un accoltellamento a freddo che arriva come un pugno nello stomaco, e il finale si risolve in un "regolamento di conti" con pistola tra i più emozionanti di questo tipo di film. E pur non rivelando intenti didascalici e forse non cercandoli neppure,quest'opera però certamente li esprime compiutamente: vale la pena quindi di ricercarne la visione!

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