La recensione su Cheatin'

di FilmTv Rivista

8 stelle

Lei non sapeva nemmeno di avere un cuore, minuto e sepolto com’era sotto gli strati di un’altera bellezza. Lui, benzinaio ben piazzato, si limitava a qualche giro di giostra con pin-up di passaggio. Galeotto è l’autoscontro e un incontro di corpi e lamiere che scardina le serrature del cuore di Ella e induce a fedeltà eterna i bicipiti di Jake: si amano di passione furente, si congiungono come se fossero sempre stati una cosa sola. La danza che Bill Plympton, animatore statunitense pluricandidato all’Oscar, orchestra per i due neosposi è un tango intriso di humour ed eros, che si tinge di violento noir quando una spasimante perfida induce Jake a credere che Ella gli sia stata clamorosamente infedele.

Senza bisogno di dialoghi, i due amanti attraversano e trasmettono le infinite e dolorose fasi del dramma della gelosia, si vendicano di tradimenti veri e immaginari, progettano omicidi e consumano tristi coiti in stanze di motel. Realizzato in parte tramite crowdfunding, il lungometraggio di Plympton unisce all’inconfondibile tratto dell’animatore (plastico e iperbolico, surreale e visionario) la forza di una favola cruenta e universale, che in un flusso ininterrotto di immagini e musica scivola dal mélo al fantastico (un prestigiatore “elettrico” come quelli di The Prestige ha un ruolo cruciale nella trama) senza perdere mai la presa sui cuori palpitanti dei suoi due protagonisti: figurine schizzate a matita, prive di parola, drammaticamente umane.