Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Scola esordisce alla regia con un film a episodi, dove il mattatore Gassman è alle prese con vari personaggi femminili (ma non solo) all’interno di situazioni tendenzialmente grottesche; memorabili soprattutto il 3° (un bottegaio va con una prostituta [Giovanna Ralli] per poi scoprire che è la moglie di un ex compagno di scuola, il quale non gli permette di pagare: “che fai, mi vuoi offendere?”) e il 7° episodio (uno straccivendolo, attirato in casa di una signora bene [Eleonora Rossi Drago] per fare sesso, se ne va lamentandosi che lei non gli abbia dato nulla). Dire che sembra I mostri senza Tognazzi non rende giustizia a un film che, nella migliore tradizione della commedia italiana, anche oggi sa divertire e far riflettere allo stesso tempo. Sottoscrivo la recensione di Kezich: “Se permettete parliamo di donne informa sull’alienazione con maggiore franchezza di un film di Antonioni: è il ritratto di una società che si sfrena nel possesso delle cose, che sfoga i suoi istinti profondi nell’umiliazione della donna ridotta ad oggetto, che consuma i suoi tetri saturnali senza luce né di pensiero né di poesia”.
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