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Free Birds - Tacchini in fuga

Regia di Jimmy Hayward vedi scheda film

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La recensione su Free Birds - Tacchini in fuga

di Fanny Sally
7 stelle

Ogni anno negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre si consuma una strage silenziosa: quella dei tacchini che vengono immolati in ricordo del primo buon raccolto ricevuto dai primi coloni dopo anni di stenti. Reggie, pennuto d’allevamento, è l’unico ad aver capito l’antifona e a non fidarsi delle generose offerte di mangime da parte degli umani, che mirano a farli ingrassare per renderli più appetitosi, ma nessuno dei suoi simili gli crede. Casualmente viene graziato e condotto alla Casa Bianca, come tradizione comanda. La sua nuova vita tra ozi e vizi viene però sconvolta dall’irruzione del battagliero e folle Jake, esuberante rappresentante della causa di liberazione dei tacchini, che lo coinvolge suo malgrado in una missione temeraria: sfruttare una macchina del tempo di proprietà del governo per ritornare al 1621 e cambiare che il menù della Festa del Ringraziamento.

 

Il tema sempre divertente e accattivante del viaggio nel tempo viene visto in chiave esilarante e originale, mescolando fantascienza, commedia, storia e parodia, con un ritmo scatenato e tante trovate originali, come quella dei tacchini guerrieri che vivono in tribù e hanno riti e costumi affini a quelli dei nativi americani.

Non devono ingannare il titolo e la trama che in parte ricordano quelle Galline in fuga di Lord e Nick Park (2000), perché questo film d’animazione, coprodotto dagli studi Reel FX e Relativity Media, pur con qualche ammiccamento, riesce a reggere il confronto con i veterani Pixar e Dreamworks, e a portare a termine il suo intento di intrattenere fino in fondo con arguzia, fantasia e ironia, nonostante i molteplici salti temporali e una certa quantità di citazioni a fine parodistico e satirico, potrebbero risultare di difficile comprensione per i giovanissimi.

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