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Birdman

Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Birdman

di Carlo Ceruti
6 stelle

Un attore che negli anni '90 ha avuto un enorme successo con la saga del supereroe Birdman, prova a recuperare popolarità allestendo uno show teatrale sull'amore; frattanto la vocina di Birdman continua a parlargli nella testa, mettendogli in mente progetti ambiziosi ed ideali superomistici irrealizzabili.

E' un film che vuole fare dell'originalità, dell'inconvenzionale e dell'imprevedibile la sua forza. E' evidente, in alcuni tratti, una volontà quasi disperata di scioccare, turbare e far strabuzzare gli occhi allo spettatore. Purtroppo, oltre alla vocina di Birdman che parla nella mente di Michael Keaton, ed agli oggetti che egli può spostare e rompere con la mente (ma soltanto nella sua allucinata immaginazione) c'è poco. Prendiamo il protagonista ad esempio: un alcoolizzato, lasciato dalla moglie, che tracura la figlia, che ha in mente solamente sé stesso e che, dopo aver perso il successo, vive praticamente fuori dalla realtà; ne abbiamo visti parecchi di tipi del genere ad Hollywood vero? Basta una vocina inquietante a farci cambiare idea o a stravolgere le nostre visioni? Ed i personaggi di contorno poi? Sbiaditi, poco interessanti, quasi trasparenti; il loro sviluppo pare lasciato a metà, vengono introdotti per poi perderli per strada. L'unico che suscita un certo interesse è Edward Norton (una volta tanto!) nel ruolo d'un attore talentuoso e nevrotico, strambo e problematico; ma anche lui viene presto dimenticato da una sceneggiatura che forse ha il grande difetto di voler dire troppe cose tutte insieme ed alla fine dice ben poco. E persino il finale è deludente, sembra irrisolto e, per quanto si sforzi d'essere orginale, appare addirittura convenzionale e quasi prevedibile (quasi!). Tutto da buttare quindi? No! Il ritmo regge abbastanza ed il film scorre agevolmente dall'inizio alla fine e questo non è poco, Keaton è credibile, un paio di sequenze vantano una suspense drammatica ammirevole, c'è un bel discorso sulla falsità dell'ego, un'ottima riflessione sulla fine del teatro e del cinema impegnato a favore del più riposante (ed idiota) youtube e dei social network (il protagonista non esiste perché non è neanche su Facebook, il suo teatro interessa a pochi, ma quando viene ripreso seminudo correre per la strada ha un enorme successo sulla rete), vi è poi una stilettata ingegnosa e per nulla gentile allo stile hollywoodiano moderno che è impegnato a realizzare inguardabili polpettoni d'azione per adolescenti bacati ed infine la realtà ed il sogno onirico vengono talvolta miscelati con abilità rendendoci incapaci di capire dove inizi l'uno e dove finisca l'altro.

Perciò che dire? Ci s'aspettava di più, molto di più.

Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:2 impegno:2 tensione:2 erotismo:1

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