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Birdman

Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film

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La recensione su Birdman

di Storiedicinema
8 stelle

Riggan (Michael Keaton), anni prima, era Birdman. Birdman lo ha reso celebre, gli ha dato quella notorietà che qualsiasi attore spera un giorno di raggiungere. Ma Birdman gli ha rapito pure l'immagine e, in qualche modo, l’intera vita, relegandola al solo costume piumato e quella maschera, a dire il vero, un po’ ridicola. Il passato – Birdman – vive ancora nel presente, vicino a Riggan, pronto a parlargli, a dargli tormento, a creargli disagio, come una puntuale fitta al cervello. E allora ecco Broadway come terra del riscatto e quel Raymond Carver come dimostrazione che Riggan non è solo un fenomeno da blockbuster, ma un artista serio, degno di considerazione e rispetto. Tuttavia, i palcoscenici di New York non sono fabbriche di sogni o di glorie a buon mercato, ma, al contrario, ambienti spietati, selettivi, scorretti. Le bizzarrie degli artisti, sempre disposti a renderti la vita un inferno, il pubblico pronto ad ignorarti per un niente e la critica a distruggerti per molto meno. Eppoi le vicende personali, umane dell'ex supereroe: una ex moglie troppo presente, una nuova compagna che non ama e le difficoltà comunicative con la figlia da poco disintossicata. Alejandro Gonzàlez Inàrritu ( Amores perros, 21 Grammi, Babel ) riesce a trasformare una vicenda senza troppo corpo in un film affascinante, teso, ironico, ricco di slanci onirici, dove i retroscena di Broadway e la guerra di nervi tutta personale di Riggan trovano un certa armonia narrativa e una cupa sintonia. Reale e surreale convivono, combattono, infiammano la smodata determinazione di Riggan e la sua voglia di grandezza. Una bella riflessione sulla vacuità del successo e sull'affermazione del talento. Un discorso aperto sull’artista, il suo valore, i suoi confini, e il rapporto che inevitabilmente lega prestigio e spettacolo, critica e pubblico, uomo e attore. Regia e montaggio di alto livello. Birdman è apparentemente girato senza stacchi, come Nodo alla gola di Hitchcock. Il risultato è straordinario, accattivante, capace di trasmettere senza imperfezioni la sensazione di un infinito piano sequenza, dove virtuosi movimenti della cinepresa rendono il susseguirsi delle immagini suggestivo, dinamico, coinvolgente. Cast stellare, dove spicca senza eccezioni un meraviglioso Michael Keaton, in una delle sue interpretazioni più estrose. Candidato a nove premi Oscar. Ad oggi, il miglior film nelle sale.

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