Regia di Aldo Grimaldi vedi scheda film
Primo capitolo (Nel sole): Al Bano studente di liceo. Secondo capitolo (L'oro del mondo): Al Bano studente universitario. Terzo capitolo (Il ragazzo che sorride): Al Bano ingegnere. Sebbene possa sembrare che ci sia una qualche consequenzialità logica fra le pellicole interpretate in serie dal cantante pugliese fra il 1967 ed il 1968, in realtà le cose non stanno così: nei primi due film il suo personaggio si chiamava Carlo ed era innamorato di Romina Power (che conobbe proprio sul set, lei appena sedicenne e lui maturo ventiquattrenne), qui risponde al nome di Giorgio e se la fa con Susanna Martinkova (comunque mica male). E se là c'erano Franco e Ciccio (in Nel sole un po' sbiaditi, mentre nell'Oro del mondo più presenti), qui i due siciliani mancano e la parte comica della pellicola è blandamente portata avanti dai fratelli Taranto (Carlo e Nino) e da qualche macchietta estemporanea come quelle di Nino Terzo e Giacomo Furia. C'è anche Riccardo Garrone, peraltro. E Rocky Roberts, che canta un paio di pezzi suoi, più un brano natalizio. Discorsi buonisti-antirazzisti a parte, si tratta chiaramente di un lavoro fortemente limitato, l'ennesimo musicarello (genere che andava ormai soffrendo una certa crisi) senza tante idee, scritto dal padre (Giovanni Grimaldi) e diretto dal figlio (Aldo), come esige l'italica tradizione di fare tutto in famiglia. Ma, appunto per questo, sfugge il motivo dell'assenza di Romina, forse giustificabile con la sua contemporanea, decisa ascesa nel mondo della canzone e del cinema (in altre pellicole). 1,5/10.
Ingegnere italiano in Africa teme un tradimento della moglie, rimasta in Italia. In realtà la ragazza teme soltanto di essere sterile ed è in cura da un dottore. Mentre lui sconfigge il razzismo nel continente nero, lei scopre di essere sana e ben presto i due si ricongiungono per procreare.
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