La recensione su Citadel

di alan smithee

7 stelle

TFF 2012 - RAPPORTO CONFIDENZIALE

Altro horror, irlandese questa volta, ben fatto e di grande impatto emozionale, generatore di diversi sussulti sulla poltrona grazie ad una tensione sapientemente gestita dall'esordiente Ciaran Foy. Un palazzone fatiscente che insieme ad altri due fa da sfondo ad una periferia degradata e immersa in detriti e spazzatura, carcasse di macchine bruciate e terreni incolti.

Le atmosfere simili a quelle del gioiellino "Attack the block" visto a Torino l'anno scorso, con una sostanziale differenza: qui non ci sono mostri extraterrestri, ma piccoli individui, apparentemente ragazzini, che assediano pian piano i pochi abitanti rimasti nell'enorme caseggiato con atti vantalici sempre piu' efferati. E il giorno che procurano un coma irreversibile alla moglie incinta di Tommy, questi sarà costretto ad allevare da solo la piccola neonata, a cambiare appartamento, e a sopravvivere ai forti attacchi di panico che l'agorafobia maturata durante lo shock dell'aggressione gli ha procurato in modo sempre piu' incontrollato.

Nonostante l'aiuto psicologico e materiale di una gentile assistente sociale di colore, e nonostante l'appoggio di un prete burbero e determinato, Tommy dovrà trovare la forza di vincere le paure che lo abitano, e che sono quelle che alimentano la follia aggressiva di questi misteriosi esseri, che scopriremo deviati da una mutazione che li rende spietati incontrollabili assassini.

Teso, ben diretto, efficacemente interpretato dal bravo e per ora sconosciuto Aneurin Barnard, il film regala momenti di sana tensione e una ambientazione suggestiva in cui la paura si alimenta ed esplode sulle ceneri di un degrado civile ed umano senza possibilità di recupero né redenzione.

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