Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Regia elegante di Scott e buone interpretazioni del cast stellare, anche se l'unica prova (e l'unico personaggio) memorabile è quello di Bardem. Il problema è la sceneggiatura. Essere un bravo scrittore non significa per forza essere un bravo sceneggiatore, e McCarthy, non esperto in sceneggiature quanto lo è in romanzi (questa è la sua seconda, dopo lo splendido dialogo di Sunset Limited), si dimostra troppo legato alla costruzione letteraria rispetto a quella cinematografica. A rimetterci è il ritmo della seconda metà del film che, dopo un'ottima costruzione della suspence, si perde per l'incapacità di rappresentare a immagini quello che viene detto a parole. Questo problema dà fastidio sia alla critica che al pubblico. E al pubblico non piacciono neanche quelli che sono gli aspetti interessanti del film, ovvero la profondità filosofica e psicologica di McCarthy, nuova per un film d'azione, e la sua sfiducia nei confronti del genere umano, manifestata nel finale, antitesi di quello hollywoodiano.
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