Regia di Steve McQueen (I) vedi scheda film
Apro questo piccolo parere con una domanda che rivolgo a chi ne capisce meglio di me: il mio gusto estetico è assente o la fotografia mi è parsa per gran parte del film piuttosto piatta? Non so come dire... troppo fredda, poco viva. Plasticosa. Boh.
Forse la mia domanda riassume un po' quello che penso del film, la verità è che questo 12 Anni Schiavo mi ha lasciato freddo, per carità, formalmente è veramente un piacere: ci sono alcune sequenze che non si scordano, tutte legate a violenza psicologica o fisica, come quella di Solomon che rimane per un'intera giornata appeso ad un albero in attesa che qualcuno si accorga di lui e lo liberi, oppure il lungo piano sequenza in cui Patsey viene massacrata di frustate da Epps (un grandissimo Fassbender). Senz'altro viene ben delineato il degrado psicofisico degli schiavi, oltre che l'ambiguità dei loro padroni, che spesso li torturano o li ammazzano per un capriccio immotivato, o per divertimento. Lo sguardo contemplativo e raffinato di McQueen però non mi ha permesso di sentirmi lì: ho sentito ben poco il sudore sui volti degli schiavi, l'odore del sangue e le interminabili giornate lavorative sotto il sole cocente, mi ha come tenuto a debita distanza, osservatore inerme. In fin dei conti il film aggiunge ben poco che non sia già visto; "aggiunge" lo stile di McQueen (il che non è sempre un bene, come ho detto) e un tasso di brutalità più elevato rispetto alla media hollywoodiana. Il regista ha senz'altro fatto un ottimo lavoro, ma non si sente al 100% la forza del suo guardo e la capacità di fare un discorso critico sul tutto, ci sono alcuni spunti interessanti ma mi pare un po' troppo per un Oscar al miglior film. E' bello, non si può negare, ma gli manca qualcosa che gli dia vita, manca di una vera convinzione del regista. Manca la sua mano nella sceneggiatura, mentre si nota alla grande nella regia. Il guaio è che non tutti possono chiamarsi Kubrick e ragionare così tanto sui film fino a farli diventare propri, infondendo in ogni scena un discorso, una teoria, un'idea, la maggior parte degli autori si "limita" a forgiare le immagini, a volte gli riesce meglio ,a volte fanno un buco nell'acqua, specialmente quando non sanno cosa dire davanti ad argomenti piuttosto spinosi... e quando c'è Hollywood di mezzo. Ma non voglio essere così cattivo con McQueen. Alla fine lo considererei un film su commissione, fatto con grande mestieranza. Un pomeriggio di primavera segnato da un cielo bianco dove non sembra esistere il sole, dove non esiste un filo di vento. Calma piatta. Beh, la calma è comunque buona;
Voto: 7/8
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