Regia di Curtis Hanson vedi scheda film
Un titolo meno stupido di quanto possa intuirsi, uno di quei film di formazione, da cui si apprende qualcosa, che lascia qualcosa... Per qualche ora. Digeribile anche per chi detesta Gerard Butler. Ottimo tutto il cast in realtà: molto intenso il ragazzo. Storia che cattura... E poi ti distrugge! Voto 7- tanto per compiacere voi (Ma sarebbe+)
Questo fa il paio con "Una stagione da ricordare", con cui ha in comune lo slogan, "vivi come Jay/Line" scritto sui muri, e l'attrice Leven Rambin, qui in veste di amica, poi innamorata, poi moglie, subito vedova; nell'altro invece, è la protagonista assente. È la ragazza che muore.
Gérard Butler in gran spolvero per questo film biografico, molto romanzato.
Bravo anche il giovane protagonista, se non come attore, almeno come personaggio: Johnny Weston interpreta un ragazzo davvero in gamba, un ragazzo d'oro, che si barcamena tra lavoro, scuola, una madre alcolista (che solo grazie al buon figliolo non diviene un alcolizzata) eh... il surf, non solo quello praticato, ma soprattutto la teoria, uno scientifico studio del fenomeno delle maree, delle correnti, del moto ondoso, della apnea (divertente la scena quando sviene in classe mentre sta trattenendo il fiato come allenamento).
E si attacca come un paguro allo scoglio al vicino di casa Frosty, considerato dai praticanti del posto, un vero campione di surf, per apprendere i suoi segreti, al fine di cavalcare le grandi onde di una forte mareggiata che si i verifica ogni tot anni (mi pare 7). E Paguro è il paragone calzante, in quanto, fin da piccolo, Jay ha avuto paura di tutto, dall'abbandono del padre, al conseguente alcolismo della madre (sempre ottima Elisabeth Sue) fino ai bulli della scuola, della spiaggia.
Già, la spiaggia... Jay la frequenta da lontano, ne studia il moto ondoso, ma non si permette di scendere in acqua perché non ha la tavola, ma soprattutto, teme le minacce di un bulletto.
Solo di una cosa sente di non aver paura, dell'acqua ed della sua forza.
Proprio per i bulli, un giorno Jay si ribellerà a loro nel vano tentativo di difendere una ragazzina di cui lui è cotto... e Frosty interverrà per levare entrambi dai guai ;)
Nella scena seguente Ritroviamo Jay dieci anni dopo... Sempre impegnato a sorreggere la bella mamma ancora alcolista abbandonata dal marito... E a cercare di carpire quanti più segreti possibile dal surf di Frosty, divenuto per lui ormai, se non un padre putativo, almeno una figura paterna molto presente.
Sarà lui a prepararlo per realizzare il suo piccolo, grande sogno, cavalcare il Maverick!
Non sarà affatto facile; se la memoria non mi inganna, da Top-Gun -iana memoria... ;) Maverick significava bastardo!
In conclusione. Non fatevi fuorviare dal surf; non è quello i meglio del film, no di certo...
Buona visione eh... come usano i surfisti hawaiani... COWABANGAAAAA!! ;D)
PS. Donne, mamme... tenete i kleenex a portata di mano...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta