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Noce blanche

Regia di Jean-Claude Brisseau vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Noce blanche

di Lina
8 stelle

Film francese assai particolare e sconosciuto in Italia probabilmente a causa delle sue tematiche alquanto scottanti e di alcune scene di nudo che vedono protagonista una giovanissima Vanessa Paradis, allora minorenne (ancora mi domando se in Francia fosse legale permettere alle minorenni di spogliarsi nei film - anche se da quello che si può notare dei francesi, hanno un modo tutto loro di vedere e raccontare l'amore nei film e hanno pure una visione del sesso molto più liberatoria e disinibita di noi o di altri paesi).

 

Racconta la storia di Mathilde, un'adolescente con alle spalle un passato molto triste che vive da sola, lontano dalla sua famiglia che non può occuparsi di lei: il padre perchè è troppo preso dalla propria professione di psichiatra, la madre perchè è una maniaco-depressiva aspirante suicida ed i fratelli perchè dopo aver avuto diversi problemi di droga, sono poi entrati in riabilitazione.

Mathilde sembra indipendente ed emancipata nonostante la sua giovane età, ma in realtà è molto fragile e piange spesso quando ripensa alla sua vita. Ha anche abbandonato da tempo gli studi perchè convinta che un'istruzione non le serva a niente, finchè un giorno, il suo insegnante di filosofia François Hainaut, incuriosito e dispiaciuto per lei, decide di prendere a cuore il suo caso. Si offre così di aiutarla impartendole delle lezioni private per permetterle di recuperare i mesi di studio persi ed in effetti Mathilde inizia a migliorare sembrando anche più motivata a studiare. Tuttavia, l'interesse e l'affetto che entrambi cominciano a provare l'uno verso l'altra, va oltre il platonico diventando in breve tempo anche fisico. Hainaut però è sposato e Mathilde si accorge presto di non volerlo più dividere con nessuno diventando sempre più gelosa della moglie. Propone così ad Hainaut di lasciarla e di trasferirsi con lei nella sua casetta, ma naturalmente lui non accetta perchè non ha il coraggio di chiedere il divorzio ad una donna alla quale vuole ancora bene in fondo e soprattutto non ha il coraggio nè la volontà di far diventare più impegnativa la sua relazione con Mathilde perchè sa che data la loro differenza di età ed il fatto che lei sia ancora una minore, sarebbe assolutamente scandalosa. Mathilde però ne risente a tal punto che decide di vendicarsi sulla moglie. Chiede infatti ad alcuni suoi amici, che sono più che altro dei ragazzi di strada, nonchè anime perse proprio come lei, di compiere atti di vandalismo contro la donna e contro il suo negozio di libri. Hainaut capisce solo a quel punto che la sua relazione con Mathilde è diventata pericolosa, così la cerca, la rimprovera, la schiaffeggia, ma lei subisce senza litigarci e lo riabbraccia. Tuttavia, finiscono col fare pace nel posto sbagliato. Infatti, vengono sorpresi da un sacco di persone a fare l'amore in un ambiente scolastico.

Hainaut verrà severamente rimproverato e poi trasferito in un'altra scuola (è il minimo che gli sia potuto succedere) e Mathilde morirà nella sua solitudine e depressione non molti mesi dopo.

 

Uno psico-dramma di forte impatto e molto ben interpretato questo che naturalmente non potendo vantare una grande originalità - poichè sembra solo una variazione di Lolita, che inverte il gioco delle parti (non è più l'uomo di mezza età ad essere ossessionato dalla giovane donna con la quale non vorrebbe mai rompere la relazione, ma bensì è lei che è così ossessionata da lui da non volerlo lasciare andare) e che sfrutta fra l'altro come altro soggetto vincente, il complesso di Edipo nella costruzione della complessa psicologia di Mathilde, che è attratta morbosamente dal suo insegnante, uomo di una certa età e cultura, in quanto si sente protetta da lui come non si è mai potuta sentire da un padre praticamente molto assente nella sua vita.

 

La sceneggiatura in questo caso ha un impianto molto semplice e costruisce una trama che si segue senza fatica perchè pur possedendo una narrazione piatta, presenta dialoghi assai incisivi e sequenze che catturano l'attenzione in parte anche grazie ai loro continui richiami ai più comuni drammi psicologici attuali della società e alle sfaccettature più proibite del sesso (vissute in questo caso in maniera liberatoria e non repressa) ed infine anche la colonna sonora malinconica e tormentosa fa il suo effetto.

In definitiva, questa è un'opera cinematografica coraggiosa, cruda ed amara, ma anche intensa e genuina che io consiglierei decisamente a tutti gli appassionati del genere di vedere, anche perchè, fra le altre cose, lascia godere della buona recitazione di un'allor esordiente e deliziosa Vanessa Paradis, che si cala perfettamente nel difficile personaggio di Mathilde, riuscendo certamente a suggestionare la suscettibilità e l'emotività umana.

 

Jean-Claude Brisseau

 

Ha fatto un buon lavoro.

 

Vanessa Paradis

 

Mai stata così brava, deliziosa e convincente.

 

Bruno Cremer

 

Convincente, anche se poco espressivo.

 

Ludmila Mikael

 

Brava.

 

François Négret

 

Non c'è male.

 

Jean Dasté

 

Sufficiente.

 

La colonna sonora

 

Adeguata.

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