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Dredd - Il giudice dell'Apocalisse

Regia di Pete Travis vedi scheda film

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La recensione su Dredd - Il giudice dell'Apocalisse

di Deiv90
8 stelle

Rinviato e poi definitivamente accantonato dalla distribuzione italiana, Dredd si dimostra essere un solido action spara-tutto, che regge benissimo per tutta la sua durata appoggiandosi su uno schema classico nel cinema dei duri a morire; l’ispirazione non può che derivare da una perla come Die Hard: dove lì trovavamo l’agente McClane solo contro una banda di finti terroristi isolato all’interno di un palazzo di cristallo, qui siamo in un condominio/bunker post-atomico e il giudice più spietato del mondo dei fumetti si ritrova ad eseguire un arresto di routine quando improvvisamente viene bloccato insieme alla sua nuova recluta dal leader di una gang che si prepara ad assumere il controllo dello spaccio di una nuova droga allucinogena.

Lo stesso ghigno sul volto scolpito, lo stesso tono di voce dall’inizio alla fine della pellicola rendono Karl Urban il Dredd perfetto e tutto ciò che la produzione del 1995 (Judge Dredd) con Sylvester Stallone non era riuscita a fare; si perché al contrario della star italo-americana che dopo appena pochi minuti di film non esitava a mostrare il suo volto, il Dredd impassibile di Urban non cede e tiene su l’elmetto entrando definitivamente nelle corde del personaggio, ma spogliandolo anche di quel sarcasmo che caratterizzava la controparte cartacea.

Nonostante qualche imperfezione dovuta a una CGI non perfettamente dosata e in qualche occasione persino eccessiva, Dredd (distribuito anche in 3D) è un ottimo prodotto d’intrattenimento, fatto da persone che desideravano riabilitare un personaggio così affascinante agli occhi dei suoi fans, riuscendo ad ottenere anche la benedizione del creatore del fumetto originale John Wagner. Detto della perfetta scelta del protagonista in Karl Urban, anche la mossa di Lena Headey nella parte del villain si rivela vincente, la sua storia è ben strutturata e credibile e la sua interpretazione convince. Lontano dalle ambientazioni surreali del precedente episodio, qui la scenografia opta per un’impostazione più realistica riuscendo a convincere veramente per la sua atmosfera post-apocalittica.

Un film che nonostante il risultato deludente al box-office non è stato ignorato da pubblico e critica, i quali ne hanno elogiato tutte le peculiarità, e che probabilmente diventerà un cult di qui a poco per gli appassionati di cinema e di fumetti.  VOTO : 8/10

(La speranza è che la distribuzione italiana decida almeno di farlo uscire per il mercato home-video).   

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