La recensione su Balocchi e profumi

di mm40

3 stelle

Lorenzo lascia Clara e la piccola Corallina per fuggire in Spagna inseguendo un'altra donna; Clara non si capacita del fatto e viene corteggiata da Raimondo. Ma Lorenzo, abbandonato a sua volta dall'altra, torna sui suoi passi; per recuperare l'amore di Clara è ancora in tempo, ma per la piccola Corallina, nel frattempo ammalatasi, è troppo tardi.

L'apporto di Natale Montillo al cinema italiano è stato minimo, ma non indifferente; dal secondo dopoguerra, per una decina di anni circa, il Nostro ha frequentato il set come attore, produttore, sceneggiatore e regista. In questo Balocchi e profumi sta davanti (in una particina) e dietro la macchina da presa (è la sua opera seconda e ultima) insieme a F. M. De Bernardi, con il quale e con Wanda De Marchis scrive anche il copione; soggetto del solo Montillo. Si tratta della solita storia strappalacrime – disgrazie su disgrazie, uomini traditori e intrinsecamente cattivi, donne sottomesse e frustrate come al pubblico dell'epoca tanto piaceva – ma con un delirante lieto fine abbastanza sorprendente, nel quale la bambina morta protagonista saluta dal cielo i genitori sorridendo per la loro rinata unione (in effetti più che altro una rinnovata presa di possesso della moglie, abbandonata per un'altra, da parte del marito infedele, che col sacrificio della vita della piccola si emancipa dai suoi errori). Inutile cercare troppa consistenza nella trama, qui tutto ciò che conta sono le emozioni più o meno forti e i numerosi brani musicali inseriti qua e là, per l'occasione eseguiti tra gli altri da Beniamino Maggio e Carla Boni; chiaramente la parte del leone spetta alla canzone che dà il titolo alla pellicola. Interpreti: Diana D'Orsini, Cesare Danova, Roberto Risso e la piccola Patrizia Remiddi. 3/10.

Chiudi

Ti è stata utile questa recensione? Utile per

utenti.

chiudi

Per te? Sì