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I fiori della guerra

Regia di Zhang Yimou vedi scheda film

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Mike.Wazowski

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La recensione su I fiori della guerra

di Mike.Wazowski
10 stelle

Gli ingredienti ci sono tutti  Dramma storico+Yimou+Bale ma perché non è stato distribuito? 

Siamo durante l’invasione di Nanchino da parte dei giapponesi, John Miller un becchino americano si deve recare in un convento cattolico, non con poche difficoltà, a dare sepoltura  al prete morto durante l’attacco, ma per un increscioso evento, del corpo non vi è traccia, portato fuori dal convento perché “puzzava”  è stato centrato da una bomba giapponese.

John vuole essere pagato solo per il disturbo arrecatogli, ma non c’è ombra di soldi ma solo di vino, nascosto nelle cantine (come le pistole, se compaiono, ben presto se ne farà uso).

Lui è una persona avida e cinica, ma un truccatore di salme fantastico, ma anche di persone vive purché stiano in orizzontale perché solo così è abituato a vederle.  Il convento è abitato da delle collegiali/educande praticamente delle bambine per l’epoca e da un ragazzo George Chen della loro stessa età, lasciato li a proteggerle su ordine del prete morto. La presenza di queste ragazze adolescenti, e l’arrivo di un gruppo di prostitute faranno cambiare con il tempo la sua coscienza. Specialmente nel momento in cui le ragazzine saranno in pericolo da un assalto al convento di un gruppo di militari giapponesi che vogliono stuprarle senza considerare la giovane età, e la conseguente morte di due delle ragazze nello scontro. Vestito con abiti talari farà di tutto per salvare tutta la truppa, anche a rischio della sua vita.(…)

Splendidi i primi sedici minuti, brutalissima la parte dell’assedio al convento, riscattata dalla parte del cecchino unico rimasto della compagnia cinese decimata. Seguono altre scene orride di guerra con un finale da cardiopalma dove per fortuna come dicevo in precedenza, quattro casse di vino faranno la differenza. 

Speriamo presto in una sua meritata distribuzione cinematografica.

 

Sulla trama

Tutte le volte che viene citata la guerra sino-giapponese mi viene da pensare come abbia fatto un paese poco più grande dell’Italia a volerne conquistare uno di dimensioni 26 volte più grande. E’ come quando in risiko abbiamo nei nostri territori il Kam?atka, cosa si vuole conquistare con questo paese, che oltretutto a presa di giro è pure un quarto più grande del Giappone.
Pensare che i cinesi che hanno combattuto guerre interne a dire poco mastodontiche con un numero di soldati e attrezzature gargantueliche , (hanno costruito La Grande Muraglia a difesa dei Mongoli), sia a corto di soldati per contrastare un paese così piccolo è quasi impensabile. Comunque lode all'astuzia dimostrata nello scontro da parte dei pochi soldati cinesi in difesa di Nanchino. Bagnare gli zaini con la nafta(?) dei portabandiera destinati a morire che difendono l'ultimo della fila, per aumentare la deflagrazione dell'esplosivo è geniale, per lo meno così mi è venuto di capilrla.

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