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The Human Centipede II (Full Sequence)

Regia di Tom Six vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Human Centipede II (Full Sequence)

di nonsonouncritico
6 stelle

The Human Centipede II, sequel del cult movie del 2009, è un film che a differenza del suo predecessore non ha remore nel proporci contenuti tanto violenti, disgustosi e malati. Un film a tratti molto interessante, soprattutto grazie all’ottima idea di partenza, che riesce a renderlo un sequel più originale di molti altri, soprattutto nel panorama dell’horror contemporaneo.

 

La vicenda ruota intorno a Martin, sorvegliante di un parcheggio sotterraneo: un uomo malato di mente, piccolo, brutto, dall’aspetto inquietante. Questi è un fan di The Human Centipede, film che rivede fino all’ossesso e per il quale ha creato un apposito quaderno fatto di appunti e immagini. L’obiettivo di Martin è quello di emulare gli esperimenti compiuti dal sadico dottore nel film, cosa che farà, anche se in maniera sicuramente meno meticolosa e scientifica…

 

Interessante esperimento metacinematografico, The Human Centipede II è un film dall’atmosfera riuscita, che molto deve all’Eraserhead di Lynch, soprattutto nelle sequenze che si occupano di descrivere la vita tremenda e difficile del protagonista. Impossibile non pensare al cult movie del ’77 in momenti come il dialogo con lo psichiatra, o la cena con la madre. Peraltro, abbiamo anche una gustosa citazione a Psyco.

 

Il bianco e nero si rivela dunque una scelta vincente: l’intero film è pervaso da un’atmosfera come già detto riuscita, davvero suggestiva, sottolineata dalle belle musiche di James Edward Barker, inquietanti, quasi oniriche.

 

La parte finale è un tripudio di violenza incontrollata, eccessiva, che riesce a disgustare come vorrebbe, ma spesso rasenta il ridicolo: abbiamo scene come il parto in macchina, o un centopiedi (vero) che finisce dentro il deretano del protagonista tramite imbuto, o semplicemente la merda che colpisce lo schermo ed è a colori. Momenti in cui, in nome dell’esagerazione pura e fine a se stessa, si scade nel trash. Ma ovviamente c’è chi questo saprà apprezzarlo, e almeno non ci si prende sul serio come in A Serbian Film.

 

Questo sequel di The Human Centipede si rivelerà sicuramente uno spettacolo interessante per gli amanti dello splatter e dell’horror in generale, che potranno trovarvi tutto ciò che mancava allo scialbo primo capitolo e, a parte questo, un prodotto capace di distinguersi da tutti gli altri. Se in modo positivo o negativo sta a loro deciderlo.

 

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