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Il tesoro dello Yankee Zephyr

Regia di David Hemmings vedi scheda film

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La recensione su Il tesoro dello Yankee Zephyr

di HypnoticEye
6 stelle

Misconosciuto e dimenticato film tutto azione prodotto da Australia e Nuova Zelanda. Uscì nei cinema australiani nel 1981, per poi essere distribuito a livello internazionale nel corso degli anni successivi. Nelle sale italiane arrivò solo nel 1984. Lo vidi da ragazzino verso la fine degli anni '80, trasmesso dalla vecchia Telemontecarlo. Avendone conservato un ricordo positivo, ho atteso a lungo di rivederlo. Finalmente ci sono riuscito perché recentemente programmato, più di una volta, da La7. Si tratta di una pellicola dalla trama e dalla realizzazione piuttosto scontate e poco interessanti, ma che offre un piacevole intrattenimento grazie a una manciata di attori simpatici e scatenati e a una fotografia mozzafiato che esalta i favolosi scenari naturali neozelandesi. Sufficienza stiracchiata.

La trama

In Nuova Zelanda un vecchio cacciatore (Donald Pleasence) scopre casualmente il relitto di un aeroplano militare che nasconde un carico di lingotti d'oro e banconote. Lo Yankee Zephyr - questo il nome dell'aereo - si è arenato nei pressi di un lago situato in una regione boschiva impervia e di difficoltosa raggiungibilità. Ad aiutare Gibbie nel recupero del tesoro sommerso intervengono il giovane e aitante socio Barney (Ken Whal) e la figlia Sally (Lesley Ann Warren), ma a rendere l'impresa ancor più pericolosa e incerta ci pensa una banda di lestofanti capeggiata da Theo Brown (George Peppard). Il film mescola la dimensione avventurosa - quella dai toni scanzonati alla Indiana Jones - col thriller d'inseguimento; non a caso il titolo originale è "Race for the Yankee Zephyr". Inseguimento che si articola in tre momenti forti: il pedinamento fra elicotteri - ed è durante questa scena che viene esaltata, in modo particolare, tutta la magnifica bellezza del paesaggio montuoso - quello che vede i protagonisti in fuga a bordo di uno strano mezzo cingolato ottenuto unendo un trattore alla cabina dell'elicottero andato distrutto, e infine la corsa fra motoscafi lanciati a velocità vertiginose sulle acque che celano il bottino tanto ambito. Inutile ricordare che, tra una peripezia e l'altra, Sally e Barney trovano anche il tempo di innamorarsi.

La colonna sonora

Musica non memorabile ma comunque funzionale e varia, sottolinea l'alternarsi di scene d'azione adrenalinica con quelle più allegre e picaresche. Efficace l'in­serto classico di archi che accompagnano uno dei momenti più originali e stravaganti del film: l'apparizione dell'elico-trattore.

Cosa cambierei

Il soggetto, che avrebbe dovuto regalare qualche sorpresa in più, e la regia, che avrebbe dovuto essere curata da un regista più "scafato".

David Hemmings

Considero David Hemmings un attore non eccelso - lo ricordo in "Profondo rosso" sempre con la stessa identica e poco significativa espressione stampata sul viso - ma come regista dimostra di valere ancor meno. E' un peccato perché l'impegno produttivo c'era. Se il film fosse stato affidato a un regista meno improvvisato ne sarebbe venuto fuori qualcosa di migliore.

Ken Wahl

Un ragazzone americano tanto bello quanto il paesaggio in cui si muove. Una gioia per gli occhi di donne e gay.

Lesley Ann Warren

Una presenza luminosa.

Donald Pleasence

Nei panni un po' stereotipati del cercatore d'oro furbo, dalla battuta pronta e dalla bottiglia facile, risulta particolarmente simpatico, divertente e carismatico. La sua perfomance, assieme alla splendida ambientazione, è il vero motivo d'interesse del film.

George Peppard

Gioca a fare il villain raffinato ed elegante.

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