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Salvo D'Acquisto

Regia di Alberto Sironi vedi scheda film

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La recensione su Salvo D'Acquisto

di mm40
3 stelle

Settembre 1943, campagne romane. I nazisti occupano il territorio. Due di loro vengono uccisi da un’esplosione. Per rappresaglia i tedeschi decidono di prelevare 22 italiani dalle loro case e trucidarli. L'eroico carabiniere Salvo D’Acquisto si immola al posto loro.

In un Paese come il nostro le figure eroiche si contano effettivamente sulle punte delle dita delle mani; Salvo D’Acquisto è una di loro. Nel settembre del 1943, appena 23enne, si consegnò ai nazisti in cambio di 22 cittadini italiani altrettanto innocenti di lui, evitando in questo modo la strage con il sacrificio della sua vita. Certo, l’omaggio cinematografico offerto da Romolo Guerrieri nel 1974 con la pellicola eponima poteva difficilmente essere uguagliato con un lavoro televisivo in anni – siamo qui nel 2003 – in cui i prodotti per il piccolo schermo si fanno sempre più modesti qualitativamente; oltretutto a rendere impietoso il paragone basta osservare che il ruolo del protagonista che trent’anni prima fu di Massimo Ranieri, viene ora riservato al sempre traballante Beppe Fiorello (per tacere poi dei vari Enrico Maria Salerno, Massimo Serato e Ivan Rassimov che recitavano nel film di Guerrieri; qui il cast prevede fra i nomi di maggior spicco Giovanni Esposito, Luigi Maria Burruano e Serena Rossi). In fin dei conti va bene così: l’importante è il messaggio, ciò che conta è preservare la memoria di un eroe con tutti i mezzi possibili, e pertanto vanno bene anche queste due puntate televisive da cento minuti ciascuna – il ritmo narrativo, come si può facilmente dedurre, si dilata ampiamente – firmate alla regia da Alberto Sironi. Sironi aveva cominciato a girare, sempre per la Rai, negli anni Settanta; dal 1999 troverà la sua collocazione stabile nella serie del Commissario Montalbano. Sceneggiatura di Gualtiero Rosella e Pietro Calderoni, con il contributo di Laura Bruni per il soggetto. 3,5/10.

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