Regia di Woody Allen vedi scheda film
Non spenderò molte parole per "To Rome With Love", senza dubbio, il peggior film di Woody Allen. Il regista newyorkese è sempre stato un grande ammiratore del cinema italiano, in particolare di Federico Fellini e Mario Monicelli, e con questa pellicola ha cercato, in qualche modo, di omaggiare le commedie uscite tra gli anni '20 e gli anni '60, senza però riuscirci assolutamente, dando vita ad un qualcosa di indecifrabile. La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti e la fotografia, tipica di un qualsiasi film di Neri Parenti, con tutte quelle luci e colori accecanti è, a tratti, inguardabile. Nemmeno il cast, o meglio, "l'accozzaglia" di grandi nomi, è sufficente: Jesse Eisenberg, Ellen Page e Alec Baldwin "super" sprecati, Roberto Benigni messo li, a modino, perchè tanto è Roberto Benigni e una Penélope Cruz a dir poco irritante. Oltre a Benigni, sono presenti diversi attori italiani come Antonio Albanese, Riccardo Scamarcio e Alessandra Mastronardi, "utilizzati" tanto per attirare una parte di pubblico italiano. L'unica cosa che mi sento di salvare è l'episodio del cantante d'opera in cui recita Woody Allen, li devo ammettere che ho riso e non poco, ma è chiaro che non basta. Anche l'episodio con Benigni poteva risultare geniale se affrontato in maniera totalmente diversa da come è stato affrontato.
Questo è "To Rome With Love", una serie di episodi con cui Allen ha cercato di trasmettere il proprio amore verso la nostra patria, ma che alla fine sono risultati soltanto un mucchio di stereotipi, chiaramente non voluti. Tutti coloro che odiano Woody Allen si divertiranno a "massacrarlo", probabilmente solo per il gusto di farlo e, di conseguenza, non notando i veri difetti. "To Rome With Love" resta, in ogni caso, una foglia gialla al centro di una siepe verde: decidete voi se tagliare l'intera siepe per una foglia soltanto, o se lasciarla perdere, ammirando il resto.
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