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Cargo

Regia di Ivan Engler, Ralph Etter vedi scheda film

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La recensione su Cargo

di bradipo68
6 stelle

Cargo è un film interamente ambientato in una gigantesca astronave,un mondo a parte a spasso nel cosmo in cui perdersi,morire,forse dormire e poi ritrovarsi.E'inserito in un genere già molto frequentato e i riferimenti in esso rintracciabili sono ben visibili.Diciamo che sono omaggi affettuosi.Il riferimento più immediato è il recente Pandorum,del talentuoso Alvart,mentre andando indietro negli anni si notano citazioni da grandi esponenti del genere come Alien ma anche omaggi a film che non hanno proprio un posto di prima fila nella memoria del cinefilo,opere come Atmosfera Zero di Hyams(il rifacimento spaziale dell'immortale  Mezzogiorno di fuoco di Zinnemann) o Saturn 3 di Donen.Cargo è l'esordio nel lungometraggio di Engler(coadiuvato dal giovane Etter) ed è un film svizzero recitato in tedesco.Un film decisamente low budget per gli standard hollywoodiani con un budget stimato di 3,5 milioni di euro.Perchè preciso queste cose?E'perchè sono arrabbiato perchè credo che non è possibile che appena varcato il confine si possano fare pellicole come queste che non hanno nulla da invidiare ai mostri sacri al di là dell'Oceano Atlantico.Anzi forse hanno qualcosa da insegnare visto che ultimamente in quel di Hollywood sanno fare solo remakes oppure cooptare giovani talenti europei che non vengano là solo per timbrare un cartellino ma che quasi inevitabilmente finiscono stritolati nel meccanismo industriale.Cargo non è un capolavoro nè ha la pretesa di esserlo.E'un film ben inserito nelle logiche del genere a cui appartiene con ottimi effetti speciali(ancora più apprezzabili vista la ristrettezza del budget,per dare un'idea il budget del quasi contempraneo Pandorum è stato stimato in 33 milioni di dollari),una notevole architettura visiva con un mondo/astronave in computer grafica che diventa quasi un personaggio aggiunto con i suoi corridoi solitari,il suo mastodontico silenzio,i suoi spazi enormi nel reparto carico(è un cargo quindi è fatta per portare merce) che contrastano con la claustrofobica ristrettezza dei locali adibiti all'equipaggio.Engler ed Etter riescono intelligentemente a mantenere alta la tensione pur non raccontando una storia così nuova(la solita Terra con l'ecosistema al collasso,il solito pianeta verde su cui migrare,le solite sorprese)disseminando qua e là piccoli particolari inquietanti e questo dà modo al film di andare in crescendo verso il finale.Diciamo che il finale non è la parte migliore,ha il sapore del deja vu ma l'itinerario percorso per arrivarci è decisamente stimolante soprattutto visivamente.Gli attori sono efficaci:il migliore è senza dubbio Kassandra,l'astronave a spasso nel cosmo. 

Su Ivan Engler

notevole l'architettura visiva

Su Ralph Etter

notevole l'architettura visiva

Su Anna-Katharina Schwabroh

non male

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