Espandi menu
cerca
L'ultimo terrestre

Regia di Gianni Pacinotti (Gipi) vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Kurtisonic

Kurtisonic

Iscritto dal 7 agosto 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 87
  • Post 2
  • Recensioni 430
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'ultimo terrestre

di Kurtisonic
6 stelle

Come si può distinguere Gian Alfonso Pacinotti regista, dall’altra sua anima, quella dell’affermato disegnatore Gipi? A giudicare dalla sua opera prima, L’ultimo terrestre, l’enigma è lontano dalla sua risoluzione. Eppure Gipi si è presentato con il suo nome e cognome, come se cercasse di prendere le distanze dalla spiccata personalità che esprime nel fumetto. Personaggi che sembrano ritagliati, incollati su realtà ornamentali e fasulle, sulle quali si muovono i soggetti ossessionati dai ricordi, da pensieri ricorrenti, dai propri fantasmi nascosti che quando riescono ad esplicarsi non sono altro che una parte di un incubo più grande. L’ultimo terrestre lascia un’impronta metafisica nella sua scia di passaggio dentro il cinema italiano e denota uno stile originale che può trovare uno spazio narrativo proprio non del tutto già scoperto. GipiPacinotti  trasporta nel film tutte le caratteristiche del suo modo di esprimersi nel disegno, traduce in immagini la percezione del disagio dei suoi personaggi eternamente fuori posto, consapevoli di un altrove da sognare e in fuga dalla realtà. Luca (un ottimo e stralunato Gabriele Spinelli) cameriere in una sala bingo aspetta lo sbarco degli extraterrestri annunciato dai mass media. La loro discesa sarà alquanto bizzarra e del tutto metaforica. Le vicende che toccano Luca, giocano sui ruoli simbolici che sembra incarnare: è lui l’ultimo terrestre immerso in un mondo disumanizzato e folle, o è già ormai un marziano, alla ricerca di nuovi riferimenti? Sequenze flash come tavole disegnate, fotogrammi accostati con luci e colori in sintonia con gli stati d’animo del protagonista, sempre proteso alla ricerca disperata della propria identità. Non mancano però i punti deboli, specialmente nella seconda parte, dove dei vuoti di sceneggiatura si rivelano veri e propri salti narrativi che faranno condensare la vicenda verso toni meno surreali e più scontati. Il mondo di GipiPacinotti è la provincia italiana e la sua contaminazione inarrestabile, il deterioramento e la perdita dei valori e dei punti di vista della sua storia, con un insieme di personaggi ben riusciti illustra un quadro denso di astrazione ma convincente per essere un esordio. L’ultimo terrestre mantiene una sua formalità sperimentale, a volte asettica, in altri momenti disperatamente romantica divisa fra racconto e realtà, per Luca non ci sarà altra soluzione che aggrapparsi  a qualcosa che gli assomigli, rischiando di perdersi, nel caso anche nell’amore e nei meandri del destino. Come dice Gipi stesso: “Spesso ho la sensazione che il mondo e gli uomini siano fatti di due sostanze differenti..”

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati