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L'ultimo terrestre

Regia di Gianni Pacinotti (Gipi) vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo terrestre

di mm40
6 stelle

Bell'esordio di Gian Alfonso (Gipi) Pacinotti con una sceneggiatura da lui stesso firmata e tratta da un fumetto di Giacomo Monti. Un esempio valido di cinema fuori dagli schemi, leggermente sopra le righe e surreale e che non rinuncia però a lasciare concreti, diretti messaggi e polemiche (fortissima è quella antimaschilista che pervade praticamente ogni personaggio di sesso maschile tranne il protagonista, senza risultare comunque mai pesante); il tutto, va ricordato, a budget contenuto, anche se la produzione è quella di Fandango e Rai Cinema: ma basta controllare il cast artistico per vedere che, oltre a quello di Roberto Herlitzka, non ci sono nomi di particolare appeal (e in effetti la carenza di distribuzione confermerebbe quanto poco la produzione credesse in questo film). Gabriele Spinelli, poi, debuttante (anche lui) cui viene affidato il ruolo centrale della pellicola, è davvero perfettamente in parte: disturbato, disadattato, perso chissà dove e di un'ingenuità colossale, non ha certo avuto un personaggio facile e l'ha reso in maniera efficace. Per una volta gli alieni non solo non fanno paura, ma finiscono per avere paura di noi (in riferimento, chiaramente, alla 'nuova moglie' dell'anziano padre di Luca): e la colpa è solo dell'ottusa mentalità umana, in particolar modo di quella maschile, talmente focalizzata su concetti antiquati e svilenti come quelli della donna oggetto o dell'omosessualità deviante da inorridire perfino un extraterrestre ('ho già capito come va a finire, addio terrestre' è il messaggio che l'aliena lascia all'uomo: emblematico dello spirito buffo, pungente, insomma sarcastico di tutta l'opera). L'unico neo difficile a digerirsi è il forzato inserimento della storia d'amore (con la vicina): ma d'altronde, si capisce, la finalità era quella di fornire una prova chiara, immediatamente avvertibile per lo spettatore, della 'guarigione' del protagonista; eppure la costruzione della storia fra i due è artificiosa e banalotta. Herlitzka bravissimo, fotografia luminosissima di Vladan Radovic. 6/10.

Sulla trama

Gli alieni stanno per sbarcare in un paesino toscano: l’hanno annunciato loro stessi. L’umanità non è particolarmente colpita; lo è invece Luca, addetto di sala Bingo solitario e impaurito dalle donne, che si rende conto che questa sarà l’ultima occasione per dare una svolta alla sua vita.

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