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Hypnosis

Regia di Davide Tartarini, Simone Cerri Goldstein vedi scheda film

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La recensione su Hypnosis

di supadany
2 stelle

Mi piange sempre un po’ il cuore quando arrivo (anche se più che altro vengo portato, dal film s’intende ovviamente) al punto di dover dare il giudizio pessimo ad un film, tanto più quando si tratta di un piccolo lavoro italiano fatto senza dubbio con tanta passione.

Purtroppo in questo caso le dinamiche funzionano per la maggior parte del tempo malissimo e soprassedere mi risulta quanto meno problematico.

Christian (Nicola Baldoni) ha un’amnesia a causa della quale non ricorda nulla della sua fanciullezza ed è da tempo in cura anche perché anche nel presente ha dei problemi frequenti.

Quando rivede Alice (Daniela Virgilio), la sua cara amica di sempre, accetta di farsi seguire dal suo (nuovo?) compagno americano, psichiatra di professione.

Individueranno il luogo del “delitto”, dal quale tutto è cominciato, ma andarci non sarà la migliore delle idee e lo scopriranno sulla loro pelle.

 

Pellicola per buona parte del tempo assolutamente sconcertante, infatti fino a quando non si giunge sul luogo dell’antefatto siamo davanti al nulla assoluto (e si parla di una buona metà abbondante).

Riprese che odorano di amatoriale, e nemmeno troppo ben fatto (soprattutto nei principali interni, pochezza disarmante), poi le cose, almeno in parte, migliorano quando si giunge nel paesino alla ricerca di un perché del problema di fondo.

Qui l’ambientazione offre qualche suggestione degna di nota (per esempio il cimitero), ma la messa in scena pecca in ogni caso non valorizzandola come si sarebbe potuto (e qui i pochi mezzi a disposizione non contano più di tanto).

Almeno si registra, ed aggiungerei un “finalmente”, qualche guizzo e pure qualche discreto effetto speciale, ma poi anche le riprese non sanno donare spaventi degni di tal nome.

Ed in questo il finale avrebbe potuto facilmente risultare angosciante, ma non vi riesce appieno, anche se qualcosa di più c’è.

Film dunque che non posso salvare in alcun modo, realizzato con troppe approssimazioni, e contraddistinto da una recitazione troppo spesso infima (per esempio il protagonista è inguardabile), per un complesso che regala davvero pochissimo e quando lo fa (in pratica gli ultimi cinque minuti) non sa nemmeno valorizzarlo come si deve.

Pessimo.

 

Simone Cerri Goldstein

Tiene tutti i colpi in canna per il finale, ma con due grossi problemi.

La prima ora di film è sconcertante in tutto e per tutto e poi il finale non sa elevarsi più di tanto nonostante l'impegno.

Bocciato in toto.

Davide Tartarini

Tiene tutti i colpi in canna per il finale, ma con due grossi problemi.

La prima ora di film è sconcertante in tutto e per tutto e poi il finale non sa elevarsi più di tanto nonostante l'impegno.

Bocciato in toto.

Daniela Virgilio

Tra i tanti è la meno peggio, ma di certo non brilla.

Mediocre.

Federico Ceci

Da scult.

Pessimo.

Nicola Baldoni

Pessimo in tutto e per tutto.

Recitare (proprio a livelli base intendo) non può mai essere un optional quando si parla di cinema.

Con dispiacere non posso far altro che dire ... pessimo.

Alberto Mancioppi

Leggermente meglio degli altri maschietti.

Quasi mediocre.

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