Espandi menu
cerca
Hypnosis

Regia di Davide Tartarini, Simone Cerri Goldstein vedi scheda film

Recensioni

L'autore

GIANNISV66

GIANNISV66

Iscritto dal 10 maggio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 140
  • Post 39
  • Recensioni 224
  • Playlist 38
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Hypnosis

di GIANNISV66
5 stelle

Non è facile esprimere un giudizio su un film come questo. Da un lato una storia intrigante in una ambientazione assolutamente suggestiva (un desolato paese di campagna che altro non è che Crespi d'Adda, Patrimonio dell'Unesco), dall'altra una serie di ingenuità nella sceneggiatura che rischiano seriamente di minare la credibilità della struttura filmica, oltre a un attore protagonista (Nicola Baldoni) la cui scelta non appare felicissima. Alla fine prevale un salomonico pollice medio.

Ma andiamo con ordine.

Hypnosis è un thriller-horror di produzione italiana diretto dalla doppia mano di Davide Tartarini e Simone Cerri Goldstein, incentrato sulle possibilità della terapia ipnotica di far rimergere un trauma del passato. In questo caso la vicenda è imperniata su un paziente, Christian (il sopra citato Baldoni) che non solo soffre di crisi ansiose e complessi che ne minano la serenità della vita quotidiana, ma è pure soggetto a paurose visioni, nonché vittima di una amnesia sui suoi primi dieci anni di vita.

Di lui si occupa il Professor Moretti senza però ottenere rilevanti miglioramenti, quando la figlia di questi, Alice (la brava Daniela Virgilio, sicuramente la migliore dei tre attori protagonisti) , amica di Christian, propone l'intervento del Professor Deutzberg (Federigo Ceci, un po' troppo compassato nella recitazione) suo compagno nella vita e brillante psichiatra, fautore di metodi sperimentali nell'uso dell'ipnotismo in terapia.

Deutzberg, la cui iniziale ritrosia nasconde i realtà un profondo interesse per il giovane (il cui caso difficile appare - in caso di risoluzione - come il miglior viatico per ottenere finanziamenti per le ricerche), riesce a scoprire il luogo dove Christian potrebbe aver trascorso l'infanzia.

Comincia qui la parte migliore della storia, quella dove la tensione diventa elevata e riesce a tenere inchiodato lo spettatore sulla poltrona.

Non mancano, a mio avviso,anche alcuni riferimenti ai maestri del genere: in una delle prime scene nel paese dei misteri i tre protagonisti si imbattono in un singolare praticante notturno di footing che continua a ricomparire ad ogni angolo di strada (il riferimento evidente, almeno per me, è al Seme della Follia e peculiarmente alla scena del ciclista nella notte).

Le scene girate nel cimitero notturno con la camera a mano (Deutzberg riprendeva le sedute a fini di ricerca) richiamano poi certi passaggi di The Blair Witch Project.

Il finale sarà chiarificatore e tragico, come ogni buon horror che si rispetti, con un piccolo colpo di scena e però, al contempo, alcuni, forse troppi, punti che rimangono oscuri.

In realtà qui e là nell'arco di tutta la narrazione ci si imbatte in “buchi logici” che, se da un lato non compromettono la visione globale del film, dall'altra ne minano la credibilità narrativa complessiva facendo pensare che forse, con uno sforzo maggiore in fase di scrittura, questo discreto ma tutt'altro che eccelso film avrebbe potuto essere la sorpresa italiana horror di questo 2011 (come lo fu Shadow nel 2009).

 

L

 

La trama

L'ipnosi è uno stato di estrema concentrazione e di rilassamento molto

profondo, durante il quale non si è né addormentati, né completamente

svegli. Le percezioni sensoriali (vista, udito, tatto, olfatto, gusto), i pensieri e

le emozioni cessano di prestare attenzione all’ambiente circostante e non si è

più in contatto con il proprio mondo interiore e i propri ricordi.

 

(Dal sito internet ufficiale del film)

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati