Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
Pellicola horror tutto sommato buona per essere stata destinata al circuito home video, bypassando il cinema. Realizzata con un budget di 13 milioni di dollari, ne ha incassati 3 appena rivelandosi un clamoroso flop. Lo spagnolo Juan Carlos Fresnadillo (lo ricordiamo dietro la macchina da presa in 28 Settimane Dopo), avvalendosi dell'apporto di due sceneggiatori connazionali, riscrive a modo suo la tematica dell'uomo nero, il cosiddetto baubau, e lo fa con un certo impegno costruttivo. Lo script è strutturato su un doppio binario di narrazione convergente, ma si scoprirà solo alla fine, in un unico filone di storia. L'orrore di stampo paranormale alla Nightmare e con accenni diabolici (abbiamo il cecchino di Bastardi senza Gloria che intavola un esorcismo di liberazione) si sgonfia in una suggestione mentale generata da un trauma infantile. Il mostro è uno scherzo della mente che fa apparire un evento concreto e umano in un qualcosa di mostruoso, tanto da permettere al mostro dell'immaginazione di prendere vita effettiva e muoversi nel nulla. Niente di nuovo, sia chiaro, ma ben raccontato e gestito, con risvolti e richiami psichiatrici. Gli effetti speciali sono buoni, specie nella parte finale, con la protagonista che si ritrova al cospetto del baubau (qua si chiama "Il Senza Faccia") all'interno di un albero e serrata per le caviglie e le mani dalle radici vitali della pianta. Carino. Piacerà ai cultori dei vari Nightmare, Candyman e Boogeyman.
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