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The Murderer (The Yellow Sea)

Regia di Hong-jin Na vedi scheda film

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La recensione su The Murderer (The Yellow Sea)

di bradipo68
8 stelle

Gu nam è un taxista col vizio del gioco, oberato di debiti nella grigia Yanji, città cinese al confine tra Cina, Russia e Corea del Nord ma etnicamente popolata quasi tutta da coreani chiamati Josenjok, disprezzati sia dai cinesi che dai coreani stessi che non ne capiscono nemmeno il dialetto.La moglie per fare un pò di soldi e inviarglieli è andata a lavorare a Seul ma è un pò che non si fa sentire e soprattutto che non invia soldi.Così il taxista è costretto suo magrado ad accettare un lavoro da un malavitoso locale. Un omicidio su commissione da commettere a Seul.
Gu nam ben presto si accorge di trovarsi in mezzo a una macchinazione molto più grossa di lui arrivando ad essere inseguito dalla polizia coreana, dalla mafia cinese e da gangsters del posto.
Una lotta all'ultimo sangue in cui il piccolo taxista combatterà per la propria vita.
Hong-jin Na aveva folgorato con il suo bellissimo esordio The Chaser.La sua opera seconda( sempre rischiosissima) pur essendo  leggermente inferiore non fa rimpiangere il suo bellissimo esordio.
The Murderer( o The Yellow Sea) è un solido film di genere che parte benissimo con lo stile accecante del giovane regista: molta cinepresa a mano, sequenze lunghe in cui il montaggio non nasconde ma contribuisce a mostrare ancora meglio, un modo di girare scene action estremamente scrupoloso ed armonioso.
Il tutto è immerso in un atmosfera plumbea, soffocante in cui il massimo che ti puoi aspettare è un cielo grigio fumo che ti penda sopra la testa come una spada di Damocle.
Gu nam lotta, corre, si difende, si trova invischiato in una trama aggrovigliata da cui è praticamente impossibile uscire.
E' ritenuto l'assassino dell'uomo che in realtà doveva uccidere ma quello è l'unico omicidio che non ha commesso.
La prima parte del film scivola via con ritmo placido e sicuro scandito dal viaggio avventuroso del protagonista verso Seul e dall'attesa di Gu nam per organizzare l'omicidio cercando di capire le abitudini della sua vittima.
Dopo l'omicidio il film cambia pelle, diventa un action a tutti gli effetti che rilegge il modello americano cercando di personalizzandolo ma non affrancandosene del tutto.
Gli inseguimenti a piedi si susseguono, la polizia dimostra la sua comica inadeguatezza( e Hong-jin na come aveva fatto nell'opera precedente usa dell'amaro sarcasmo sull'incapacità cronica dei poliziotti coreani, sono molto più efficienti e meglio addestrati i gangsters), le scene di massacro perpetrate abbondano mentre viene abbandonato praticamente del tutto il discorso politico( sui Josenjok).
Da notare che questo è praticamente un thriller all'arma bianca: il massacro avviene con armi da taglio di tutti i tipi(dai coltelloni da macellaio alle asce bipenni ) o addirittura vengono usate ossa di bovino avanzate a un pranzo come arma del delitto. L'unico colpito da un proiettile è un poliziotto centrato da un collega.
Il problema della seconda parte del film è che per seguire un modello americano( da considerare che questo film è stato realizzato col contributo della 20th Century Fox è ha incassato ottimamente in patria) si esagera con le sottotrame e le coincidenze rendendo il film piuttosto dispersivo. Difficili da giustificare il fatto che Gu Nam riesca sempre a sfuggire a decine e decine di gangsters( e prima a un battaglione di poliziotti) che non riescono a fermarlo. Inoltre la ressitenza dello spettatore è messa a dura prova dalla durata ,che supera abbondantemente i 150 minuti.
The Murderer ( The Yellow Sea) rimane comunque un ottimo esempio di film di genere che conferma la mano felicissima del regista nel tratteggiare una Corea sordida, corrotta in cui si può emergere solo mediante la capacità di delinquere.
Il casting è azzeccato( i protagonisti sono gli stessi dell'altro film ma praticamente a ruoli invertiti anche se in The murderer non ci sono buoni o cattivi ma solo più o meno cattivi), efficace il finale con la sordina senza l'iperbole attesa dopo una seconda parte di film molto "hollywoodiana".
La morte è  senza enfasi,come il tonfo di un corpo che viene buttato in mare...   

Su Hong-jin Na

ancora una volta la regia è eccellente dal punto di vista tecnico.Qualche americanismo di troppo nella seconda parte del film

Su Yun-seok Kim

ottimo

Su Jung-woo Ha

notevole

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