Regia di Shion Sono vedi scheda film
Horror giapponese firmato dall'acclamato Shion Sono che pur rimanendo nei canoni di un filone così 'graniticamente' codificato 'mette del proprio' riuscendo nella difficile impresa di accontentare i suoi sostenitori e gli amanti del genere.
Trama sintetica: stoccato in un porto giapponese imprecisato un container emana un odore nauseabondo attirando la curiosità degli addetti allo sbarco. All'interno il cadavere di una giovane donna seminascosto da una massa informe nerastra formata da quintali di capelli neri che riempiono l'intero spazio circoscritto. La polizia scientifica identifica il corpo senza occhi e senza reni della povera malcapitata, presumibilmente vittima di una banda di trafficanti di organi umani. Purtroppo la vittima non cesserà qui il proprio calvario ma diventerà il 'feticcio' casalingo di un maniaco dei capelli che ne ruberà il corpo. Conosceremo poi una giovane parrucchiera che aiuta la propria nipotina proteggendola dalla madre cattiva e violenta accogliendola in casa propria ma che sfortunatamente andrà in contatto con il feticista dei capelli (hair-fetish?) ma soprattutto subirà la terribile vendetta realizzata dalle ciocche di capelli, usate come extension dai parrucchieri che, animandosi, mostreranno la loro vera orripilante natura omicida. Meno iconografico dei suoi lavori più acclamati Sono mette in disparte il suo ego più visionario e colorato ma inserisce il tema suo caro della destrutturazione della famiglia concentrandosi sugli effetti speciali realizzati per lo più con la tecnica dello stop-motion che ricordano i lavori del maestro ceco Jan SvankmeJer. Non mancano momenti divertenti e surreali in tipico spirito nipponico ma la vera forza di tale operazione è l'originalità del soggetto: ai capelli animati assassini, fino ad ora e che io sappia, non ci aveva pensato proprio nessuno. Bravo Shion Sono. 7+
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